Akele-Reyer, caso alla Procura federale

TRIESTE Come si era intuito già un mese fa, subito dopo che il ragazzo era stato riportato a Venezia dalla Reyer e spedito a giocare in Promozione, il muro contro muro del caso Akele è arrivato alla Giustizia federale. Il ragazzo, tenendo botta al pugno duro di Brugnaro, ha presentato un esposto alla Procura federale e la richiesta di svincolo all’ufficio tesseramenti della Fip. La vicenda è nota, la riassumiamo sinteticamente: la Reyer ha offerto ad Akele un contratto professionistico quinquennale al minimo di stipendio, come abitualmente si fa con i giovani di serie (i giocatori tesserati dai 12 ai 21 anni per una società professionistica), Akele avrebbe preferito un’altra soluzione e non ha accettato. E quando si è accorto che in realtà lui non era tesserato per la Reyer Venezia Mestre Srl (la società professionistica maschile), ma per la Reyer Venezia Mestre Spa (il club dilettantistico femminile), si è rivolto alla Procura federale contestando il diritto della Reyer di ritenerlo giovane di serie e conseguentemente di potergli imporre un contratto professionistico. Di qui la conseguente richiesta di svincolo. Nicola è già stato sentito dal procuratore territoriale Alvise Biscontin che oggi ascolterà la Reyer e poi manderà gli atti a Roma. Insomma, si andrà per le lunghe.
L’aspetto importante della vicenda è però che, se alla fine verrà data ragione ad Akele, questo sarebbe un caso-pilota come all’epoca fu quello innescato dal belga Jean Marc Bosman e potrebbe avere per il basket (perlomeno italiano) lo stesso effetto-terremoto che ebbe l’altro sul calcio. Perchè verrebbe messo in discussione il sistema delle società satellite per i club professionistici e a seguire i rapporti e i diritti contrattuali, al momento del passaggio fra i seniores, fra questi ultimi e i giocatori fatti crescere nei vivai delle società satellite. Per capire: un ragazzo cresciuto in una società satellitare non sarebbe considerabile giovane di serie, perciò non vincolabile fino ai 21 anni; e quindi non più sottoposto al dilemma: firma oppure resti fermo. Come sta accadendo ad Akele.
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