Akele-Reyer, caso alla Procura federale

La vertenza potrebbe innescare una rivoluzione normativa
Nicola Akele
Nicola Akele

TRIESTE Come si era intuito già un mese fa, subito dopo che il ragazzo era stato riportato a Venezia dalla Reyer e spedito a giocare in Promozione, il muro contro muro del caso Akele è arrivato alla Giustizia federale. Il ragazzo, tenendo botta al pugno duro di Brugnaro, ha presentato un esposto alla Procura federale e la richiesta di svincolo all’ufficio tesseramenti della Fip. La vicenda è nota, la riassumiamo sinteticamente: la Reyer ha offerto ad Akele un contratto professionistico quinquennale al minimo di stipendio, come abitualmente si fa con i giovani di serie (i giocatori tesserati dai 12 ai 21 anni per una società professionistica), Akele avrebbe preferito un’altra soluzione e non ha accettato. E quando si è accorto che in realtà lui non era tesserato per la Reyer Venezia Mestre Srl (la società professionistica maschile), ma per la Reyer Venezia Mestre Spa (il club dilettantistico femminile), si è rivolto alla Procura federale contestando il diritto della Reyer di ritenerlo giovane di serie e conseguentemente di potergli imporre un contratto professionistico. Di qui la conseguente richiesta di svincolo. Nicola è già stato sentito dal procuratore territoriale Alvise Biscontin che oggi ascolterà la Reyer e poi manderà gli atti a Roma. Insomma, si andrà per le lunghe.
L’aspetto importante della vicenda è però che, se alla fine verrà data ragione ad Akele, questo sarebbe un caso-pilota come all’epoca fu quello innescato dal belga Jean Marc Bosman e potrebbe avere per il basket (perlomeno italiano) lo stesso effetto-terremoto che ebbe l’altro sul calcio. Perchè verrebbe messo in discussione il sistema delle società satellite per i club professionistici e a seguire i rapporti e i diritti contrattuali, al momento del passaggio fra i seniores, fra questi ultimi e i giocatori fatti crescere nei vivai delle società satellite. Per capire: un ragazzo cresciuto in una società satellitare non sarebbe considerabile giovane di serie, perciò non vincolabile fino ai 21 anni; e quindi non più sottoposto al dilemma: firma oppure resti fermo. Come sta accadendo ad Akele.
 

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