Aleix Espargarò centra ad Assen la prima “pole”

Gp d’Olanda, dopo 150 corse il catalano parte dal posto migliore. Rossi solo in quarta fila
Di Nereo Balanzin
Aleix Espargaro of Spain rides his Yamaha during qualifying of the MotoGP Dutch Grand Prix, in Assen, northern Netherlands, Friday June 27, 2014. Espargaro qualified for pole-position. (AP Photo/Vincent Jannink)
Aleix Espargaro of Spain rides his Yamaha during qualifying of the MotoGP Dutch Grand Prix, in Assen, northern Netherlands, Friday June 27, 2014. Espargaro qualified for pole-position. (AP Photo/Vincent Jannink)

ASSEN. Su quello che una volta era considerato uno dei circuiti più belli in calendario e che, nonostante le modifiche, rimane tra i più tecnici, Aleix Espargaro ha ottenuto la pole position. È la prima volta che gli capita, dopo 150 Gran Premi. Meritatissima, nonostante una sessione confusa e scombussolata dalla pioggia.

Pole conquistata nonostante Aleix (nome catalano: si pronuncia Aleisc) gareggi in sella a una Open, ossia una moto teoricamente meno performante di una full factory (i prototipi a disposizione dei piloti ufficiali). Valentino Rossi? Dodicesimo e ultimo nella seconda sessione di qualifica, quella che accoglie solo la migliore dozzina, chiamata a giocarsi la pole. Partirà in quarta fila. In gran parte, per uno sgambetto della signora Fortuna.

Dopo aver promesso pioggia mercoledì e giovedì, venerdì pomeriggio il cielo di Assen ha mantenuto la promessa. Rovesci sparsi, con uno che è iniziato proprio mentre le MotoGP entravano in pista per la sessione decisiva. I piloti, tutti, hanno capito immediatamente che la parola d'ordine sarebbe stata “si salvi chi può”. La sessione di qualifica, di solito piuttosto ordinata, con ciascuno impegnato ad ottenere il miglior tempo (al massimo, accodandosi ad un pilota veloce) si è trasformata in un assalto, piuttosto muscolare, alle posizioni di testa, nel tentativo di scrollarsi di dosso gli avversari, trovare pista libera e filare il più velocemente possibile.

Chi, come Espargarò, ha effettuato la scelta giusta, lasciando sfilare gli altri e poi lanciandosi, ne ha ricavato il massimo; chi non è riuscito altrettanto bene, come Rossi (che pure si è comportato come Aleix), ha pagato caro. «Sarebbero serviti altri trenta secondi senza pioggia - afferma Valentino -. Invece, quando sono arrivato alla curva dieci, veniva già giù bene. Avevo i mezzi per ottenere una posizione in prima fila; quando ho visto il cielo, ho pensato che mi sarei accontentato anche della seconda. La quarta, no...» . Il tempo incerto previsto per oggi può ancora produrre un rovesciamento della situazione: «Recuperare sarà difficilissimo, con Marc che parte in prima fila. Se invece piove, tutto è davvero possibile, anche se le Ducati, con l'acqua, paiono minacciose», ha affermato Rossi.

Curiosità: a poco a poco, pare che il motociclismo stia diventando uno sport per famiglie. Nel GP di Catalunya, quindici giorni or sono, era toccato ai Marquez: Marc ha vinto la gara di MotoGP, il fratello minore, Alex, quella di Moto3. Ieri e l'altro ieri, qui ad Assen, in MotoGP è toccato alla famiglia Espargarò monopolizzare l'attenzione: nelle prima sessione di libere Pol Espargaro (il minore) ha messo a segno il miglior tempo davanti ad Aleix (il maggiore); nella seconda Aleix ha nuovamente ottenuto il miglior tempo, e ci è riuscito di nuovo anche in qualifica.

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