Alonso nei test di Jerez regala un sorriso alla rossa

Dopo le perplessità dei primi tre giorni, la Ferrari con lo spagnolo registra un netto miglioramento. Alle sue spalle la Toro Rosso di Vergne, poi Vettel
epa03099799 Spanish Formula One driver Fernando Alonso of Ferrari Team steers his F2012 during the third training session to prepare the Formula One season at Jerez racetrack in Jerez de la Frontera, southern Spain, on 10 February 2012. EPA/JULIO MUNOZ
epa03099799 Spanish Formula One driver Fernando Alonso of Ferrari Team steers his F2012 during the third training session to prepare the Formula One season at Jerez racetrack in Jerez de la Frontera, southern Spain, on 10 February 2012. EPA/JULIO MUNOZ

JEREZ DE LA FRONTERA

La mattina del quarto ed ultimo giorno, con un colpo d'ala, Fernando Alonso ha riportato la Ferrari in quota. Alle 9.45 ha bloccato i cronometri sul tempo di 1'18”877, migliorandosi di oltre un secondo e mezzo rispetto al giorno precedente ed ottenendo anche il giro più veloce della giornata. Alle sue spalle la Toro Rosso (motorizzata Ferrari) di Vergne, staccato di sette decimi (1'19”597). Terzo il campione del mondo Vettel (1'19”606, Red Bull) che ha preceduto Hamilton (1'19”640, McLaren). Tra le monoposto in versione 2012, solo Grosjean, sulla sorprendente Lotus, è riuscito a fare complessivamente meglio di Alonso quando, il giorno precedente (giovedì) ha stupito tutti in 1'18”419. Il tabellone ufficiale indica due giri ancora più veloci: li hanno ottenuti il secondo ed il terzo giorno Schumacher e Rosberg, al volante però di una Mercedes 2011, equipaggiata con soluzioni che quest'anno non si potranno utilizzare. Quindi, fuori concorso.

Il risultato messo a segno da Fernando attenua almeno in parte le perplessità suscitate nei tre giorni precedenti, quando la Rossa aveva arrancato. Però, il progresso è risultato costante: Massa (al volante nei primi due giorni) dopo aver esordito con un distacco dalla Red Bull (il miglior termine di paragone, anche quando non è la più veloce) di 2”3 lo ha poi ridotto a 1'4. Alonso, nell'ultima giornata, ha rovesciato il rapporto di forze, rifilando 7 decimi all'avversaria.

Per Maranello, la giornata peggiore si è rivelata la terza (la prima di Alonso) quando, per un problema idraulico, Fernando ha girato meno del previsto senza migliorare rispetto a Massa. Un turno che aveva fatto mormorare a Pat Fry, il direttore tecnico: «Non sono contento». Aggiungendo: «Di base, però, la monoposto è buona». All'indice, la trazione, soprattutto in curva. D'altro canto, Tombazis, il progettista, è colui che ha osato di più: comprensibile che la Ferrari paghi lo scotto del noviziato: «Ad ogni uscita sperimentiamo una configurazione diversa» ha spiegato Fry. «Finora abbiamo capito il 20% di ciò che ci serve» ha ammesso Alonso. Nota dolente dell'ultimo giorno: il problema idraulico patito 24 ore prima si è ripetuto, e nel pomeriggio Alonso ha girato poco. Destino opposto a Vettel, che in mattinata, mentre il ferrarista metteva a segno il giro del primato, è stato costretto al box per un problema elettrico. Che ha consigliato anche il cambiamento del motore.

Nereo Balanzin

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