Arriva Ferentino: è il match dell’anno L’Acegas cerca il tris

TRIESTE. Da un paio di stagioni a questa parte quella contro la Fmc Ferentino è diventata per i tifosi di Trieste non una partita, bensì “la” partita. Quella che, come accade per i derby, segna lo spartiacque della stagione e non si può mai affrontare come una partita normale. E oggi “la” partita fra Acegas e Ferentino si gioca alle 18 al PalaRubini. Una partita come sempre sportivamente ostica, scorbutica, una battaglia agonistica densa di pathos.
Alla sfida le due squadre arrivano in modo differente: Trieste viene da 4 sconfitte consecutive, ha voglia di rivalsa dopo la sconfitta di Trapani all’overtime, ma anche quel filo di ansia che prende quando la striscia negativa in atto inizia ad allungarsi. Ferentino, invece, ha appena vinto il derbissimo di Ciociaria contro la capolista Veroli e questo ha generato naturale entusiasmo. Sarà quindi, quella di stasera, una partita da giocare con la testa e con i nervi, prima che con gambe e tattica. Gli ospiti non avranno il loro primo realizzatore Rodney Green, fuori per infortunio, e inseriscono Kyle Johnson che ha in tasca appena un paio di giorni di allenamenti con i compagni. Ma coach Gramenzi ha una grande abilità strategiche e sa come imbrogliare le carte agli avversari con la tattica, per mascherare la situazione. Ama far difendere a zona, l’arma con la quale domenica scorsa ha imbrigliato Veroli, e si può stare certi che ancche oggi ci proverà contro l’Acegas. E non a caso Dalmasson ha provato per tutta la settimana alcune contromisure proprio per attaccarla adeguatamente.
Sarà una partita a scacchi, quindi. Fra una formazione, quella laziale, esperta e scaltra (Guarino, Pierich, Garri, Bucci, Giuri) che ha mani molto calde (escludendo Green, segna una media di quasi 75 punti a partita, troppi per l’Acegas), ma senza molti centimetri sotto i canestri (la torre è il neoacquisto Garri, 206 centimetri, ma dietro di luci ci sono giocatori che oscillano sui 2 metri). E un’altra, quella di casa, più giovane, fresca e alta. Riuscisse a giocare a corri e tira, potrebbe far male a ferentino. Ma la condizione di alcuni uomini chiave non è ottimale e quindi le risorse atletiche e dinamiche vanno usate con misura.
La regola numero uno, per i biancorossi, sarà braccare Guarino, un signor playmaker per quanto non molto amato dai tifosi triestini. Limitato lui, verrebbero ridotti i rifornimenti alle altre punte amaranto, oltre che preservata meglio la retina di casa.
Ricapitolando: attacco alla zona di Ferentino e contenimento di Guarino, Pierich, Garri e Bucci, controllo delle plance con la stazza di Diliegro e Candussi e gli aiuti di Harris, che ormai non quasi ha più dolore al fianco. Ma soprattutto l’Acegas, per provare a vincere, dovrà essere sempre concentrata e avere tanta pazienza in attacco nella ricerca del varco giusto.
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