Arti marziali, a Seregno Armen Petrosyan batte il marocchino Rahmani

GORIZIA. Se le sono date di santa ragione per tre round ma, alla fine, a prevalere è stato Armen Petrosyan. Sul ring di Seregno, in occasione della “Notte dei Campioni”, primo appuntamento del nuovo circuito di arti marziali “Fight-1”, il portacolori del Team Satori di Gorizia e il marocchino-olandese Hamza Rahmani hanno dato spettacolo.
Quello del PalaPorada è stato un match intenso, colpo su colpo, ma l’allievo del maestro Alfio Romanut, trasportato dal tifo del pubblico brianzolo, ha esibito un repertorio più vario, più ricco e più preciso del suo avversario e, anche grazie al raddoppio dei colpi, alla fine i giudici non hanno avuto esitazioni nell’attribuire a lui la vittoria in maniera unanime.
Anche senza usare i gomiti come nella muay-thai, Rahmani si è dimostrato un osso duro. Reduce dal successo iridato al torneo a 8 della “Harlem Fight night” che gli è valso la cintura mondiale Wmta nella categoria 70 kg-K1 Rules, il più giovane dei fratelli Petrosyan è stato in ogni caso bravo a controllare la situazione.
Pur non rinunciando al suo stile più offensivo che difensivo, è sempre riuscito a mantenere il controllo della sfida, mostrando anche diverse belle schivate.
Per entrare con i colpi ha aspettato di trovare il varco giusto, senza esporsi a inutili rischi. Per una volta, all’angolo, è mancato l’apporto del fratello pluri-campione del mondo Giorgio, impegnato in Puglia per uno stage, ma questo non ha inciso sul risultato finale.
Il giorno dopo la vittoria, Armen è soddisfatto della prestazione, ma è dolorante alle tibie per i tanti calci portati al marocchino-olandese. «Rahmani è forte - commenta -. Il nostro è stato un confronto molto tecnico e ad averlo visto da fuori deve essere stato proprio un bel match».
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