Arti marziali, a Seregno Armen Petrosyan batte il marocchino Rahmani

GORIZIA. Se le sono date di santa ragione per tre round ma, alla fine, a prevalere è stato Armen Petrosyan. Sul ring di Seregno, in occasione della “Notte dei Campioni”, primo appuntamento del nuovo...
Di Stefano Bizzi

GORIZIA. Se le sono date di santa ragione per tre round ma, alla fine, a prevalere è stato Armen Petrosyan. Sul ring di Seregno, in occasione della “Notte dei Campioni”, primo appuntamento del nuovo circuito di arti marziali “Fight-1”, il portacolori del Team Satori di Gorizia e il marocchino-olandese Hamza Rahmani hanno dato spettacolo.

Quello del PalaPorada è stato un match intenso, colpo su colpo, ma l’allievo del maestro Alfio Romanut, trasportato dal tifo del pubblico brianzolo, ha esibito un repertorio più vario, più ricco e più preciso del suo avversario e, anche grazie al raddoppio dei colpi, alla fine i giudici non hanno avuto esitazioni nell’attribuire a lui la vittoria in maniera unanime.

Anche senza usare i gomiti come nella muay-thai, Rahmani si è dimostrato un osso duro. Reduce dal successo iridato al torneo a 8 della “Harlem Fight night” che gli è valso la cintura mondiale Wmta nella categoria 70 kg-K1 Rules, il più giovane dei fratelli Petrosyan è stato in ogni caso bravo a controllare la situazione.

Pur non rinunciando al suo stile più offensivo che difensivo, è sempre riuscito a mantenere il controllo della sfida, mostrando anche diverse belle schivate.

Per entrare con i colpi ha aspettato di trovare il varco giusto, senza esporsi a inutili rischi. Per una volta, all’angolo, è mancato l’apporto del fratello pluri-campione del mondo Giorgio, impegnato in Puglia per uno stage, ma questo non ha inciso sul risultato finale.

Il giorno dopo la vittoria, Armen è soddisfatto della prestazione, ma è dolorante alle tibie per i tanti calci portati al marocchino-olandese. «Rahmani è forte - commenta -. Il nostro è stato un confronto molto tecnico e ad averlo visto da fuori deve essere stato proprio un bel match».

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