Asar, Calligaris tuona contro gli arbitri

Il presidente romanese: «Episodi dubbi giudicati sempre nella stessa direzione»

ROMANS D’ISONZO. L'Asar Romans non tornava in via Atleti Azzurri per una gara casalinga dal 17 dicembre, e proprio come allora la squadra di coach Zavrtanik è uscita dal campo senza il referto rosa e con l'amaro in bocca per due sconfitte di misura entrambe farcite di episodi dubbi in merito alle decisioni arbitrali.

Contro la Servolana (77-73 il finale) a nulla è servito l'inizio folgorante dell'Asar, arrivata con un vantaggio di 12 punti alla prima sirena sul 27-15. Il margine è stato infatti rimontato punto su punto dai triestini anche grazie a numerosi viaggi in lunetta, con Romans caricatasi di falli, compresi antisportivi e tecnici. Fischi che hanno fatto infuriare anche un insospettabile come il presidente Michele Calligaris, sempre restio a parlare di arbitri.

«Dopo la gara con la Dgm non lo avevo fatto nonostante la coda velenosa - spiega il numero uno isontino - ma stavolta non posso tacere anche per rispetto verso i miei giocatori e il mio allenatore. Ci sono stati episodi dubbi giudicati sempre nella stessa direzione. L'antisportivo e il fallo tecnico, poi, mi sono parsi decisamente esagerati. Non posso non far notare che con Campoformido ci sono stati mandati due arbitri di Udine, e contro la Servolana due arbitri di Trieste. Non abbiamo mai la sensazione di giocare in casa, e sia chiaro che non pretendo un occhio di riguardo ma solo quel minimo di attenzione nelle designazioni che credo sia doveroso per evitare possibili condizionamenti».

Va detto, e lo riconosce anche lo stesso Calligaris, che la Servolana ha confermato di meritare la sua posizione di classifica. «Sicuramente, non posso assolutamente dire che ha vinto grazie ad aiuti esterni - chiarisce il presidente -: Palombita ha giocato una partita mostruosa dimostrando di essere un esempio in cabina di regia. E' sempre bello vederlo giocare, anche se da avversario».

Risultato a parte, la gara ha confermato il livello di eccellenza raggiunto dall'Asar, che mantiene comunque un certo margine di sicurezza sul nono posto nonostante i successi di Goriziana e Cordenons lo abbiano ridotto da 8 a 6 punti. «Se guardo la classifica vedo che dal terzo al quinto posto ci sono Servolana, Dgm e Ubc, tutte squadre contro le quali abbiamo giocato esattamente alla pari - conclude Calligaris -: questo vuol dire che la zona play-off ce la stiamo meritando e che possiamo e dobbiamo centrare la qualificazione, il nostro obiettivo stagionale». (m.n.)

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