Aspettando il gran finale il “Friuli Venezia Giulia open” parla francese
GRADO. Il francese Raphael Marguery è, con 133 colpi (65 68, -11) al comando del Friuli Venezia Giulia Open che si conclude oggi al Golf Club Grado.
Nel turno conclusivo odierno il francese dovrà guardarsi dalla forte concorrenza di tre inglesi: Jason Palmer e Ben Evans, secondi con 135 (-9), e Laurie Canter quarto con 137 (-7). Sono all’ottavo posto con 139 (-5) gli italiani Gregory Molteni (69 70) e Giacomo Tonelli (72 67, -5). Meglio di loro l’austriaco Lukas Nemecz e i francesi Thomas Linard e Sebastien Gros, quinti con 138 (-6). Fra i giocatori rimasti in gara dopo il taglio troviamo anche Joon Kim, 12.mo con 140 (72 68, -4). Altri italiani in gara Leonardo Motta, 15.mo con 141 (69 72, -3), Andrea Zani, Aron Zemmer e Alessio Bruschi, 24.mi con 142 (-2), Mattia Miloro e Pietro Ricci, 34.mi con 143 (-1).
Marguery, 27 anni è professionista da tre, e ha girato ieri in 68 colpi con sei birdie e due bogey. Gli italiani Tonelli in 67 (-5) con cinque birdie e Molteni in 70 (-2) con tre birdie e un bogey.
Molteni è, dunque, uno degli italiani ancora in gara per la terza e ultima giornata del torneo gradese da 40.000 dollari di montepremi. Ha giocato bene prendendo sempre i green «ma poi – ha detto - sono arrivati regolarmente due putt e lo score totale ne ha un po’ sofferto». Bene sulle prime nove buche, «le più difficili, e pensavo di raccogliere qualcosa di più al rientro, ma non sono mai riuscito a mettere la palla così vicina alla buca da poter cogliere il birdie con il primo putt». Sei birdie e due bogey anche per Joon Kim. Per il veneto 68 colpi, meglio del primo giorno, ma poteva anche risparmiare qualche colpo: «La pioggia – ha affermato - è stata indubbiamente fastidiosa e si è fatta un po’ più di fatica, ma fortunatamente non c’era vento altrimenti sarebbe stato veramente tutto molto complicato. Spero di poter far meglio nella giornata conclusiva con previsioni meteo abbastanza tranquillizzanti».
Chi invece non giocherà oggi è Costantino Rocca che è uscito al taglio (sono rimasti in gare i migliori quaranta). Per lui c’è a ogni modo la grande soddisfazione di aver visto giocare bene tanti giovani: «Penso che sia una cosa importante per il golf italiano – evidenzia Rocca - avere questo tipo di competizioni proprio per dare la possibilità sia ai giovani italiani che ad altri di iniziare la loro carriera e fare la necessaria esperienza».
Antonio Boemo
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