Attriti rimossi, alla fine Marusic approda al Bor

Dopo aver sfiorato la rottura i due club si sono confrontati e lo Jadran ha dato l’assenso all’operazione

TRIESTE. Alla fine il matrimonio si è fatto, Matteo Marusic passa dallo Jadran al Bor Radenska, un affare che dovrebbe porre la parola fine all'accenno di contenzioso tra le due società di basket rappresentanti la comunità slovena locale. Dallo scenario nazionale della DnB a quello regionale della C2. Matteo Marusic, classe 1983, "centro" di 2.02, compie quindi due balzi indietro in categoria, ma soprattutto rimuove la polvere della polemica nell'arco dell'ultimo mese, con Jadran e Bor ai ferri corti per via di un trasferimento osteggiato su vari fronti, dai (presunti) fattori economici sino a considerazioni ritenute di principio. Matteo Marusic non voleva saperne di restare allo Jadran dopo l'arrivo del nuovo tecnico Vatovec e il Bor si è fatto subito avanti, individuando nell'esperto pivot un tassello di mercato interessante nell'ottica di una C2 da valorizzare.

Settimane di trattative, accordi e passi indietro, persino di interventi "diplomatici" da parte di rappresentanti del circuito nazionale delle associazioni sportive slovene. Lo Jadran blocca inzialmente l'affare, il Bor si indigna e chiama in causa anche il tema della coalizione tra società della minoranza. Un piccolo caso, insomma, ma ora tornato forse alla normalità: «Non abbiamo voluto replicare alle insinuazioni del Bor - aveva affermato Marko Ban, dirigente dello Jadran - risolveremo da uomini di sport». Così è stato.

Marusic ha firmato il trasferimento ed è ufficialmente a disposizione del Bor, forse in grado di debuttare già sabato nella gara interna contro Cervignano: «Lo Jadran si è comportato in modo saggio, facendo un passo indietro - ha spiegato Renato Stokelj, vice presidente del Bor - abbiamo discusso e trovato la giusta soluzione. Che dire? Prendiamolo come un sano conflitto di famiglia, dove dopo una forte discussione si può crescere e capirsi meglio...».

Francesco Cardella

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