Balotelli, petardi e gol. E il City schianta lo United

Dopo le notti brave, due reti di SuperMario nell’incredibile 6-1 del derby di Manchester
epa02977964 Manchester United's Chris Smalling (rear) challenges Manchester City's Mario Balotelli during the English Premier League soccer match between Manchester United and Manchester City at Old Trafford, Manchester, Britain, 23 October 2011. EPA/ROGER PARKER DataCo terms and conditions apply http//www.epa.eu/downloads/DataCo-TCs.pdf
epa02977964 Manchester United's Chris Smalling (rear) challenges Manchester City's Mario Balotelli during the English Premier League soccer match between Manchester United and Manchester City at Old Trafford, Manchester, Britain, 23 October 2011. EPA/ROGER PARKER DataCo terms and conditions apply http//www.epa.eu/downloads/DataCo-TCs.pdf

MANCHESTER

Dopo quelli in casa propria, Mario Balotelli i fuochi d’artificio li ha fatti anche in campo. Due gol segnati, due sfiorati, un’azione irresistibile con cui ha costretto Evans a fermarlo in modo corretto, da espulsione.

L’ex interista è stato il mattatore del derby di Manchester, finito nel modo in cui nemmeno il più irriducibile tifoso del City avrebbe osato sperare: vittoria per 6-1 sul campo dei vice-campioni d’Europa dello United, letteralmente annichiliti dalla squadra di Roberto Mancini. È la più pesante sconfitta casalinga dei Red Devils dal febbraio del 1955 ad oggi. «È il giorno peggiore della mia carriera», è stato il commento di Sir Alex Ferguson.

Ora la Manchester biancoceleste è ai piedi della coppia italiana formata dall’allenatore che sogna di ripetere in Inghilterra quanto già fatto in patria (ovvero vincere il titolo) e del “ragazzo terribile” che sta facendo vedere chi sia veramente, ed è arrivato a sei gol nelle ultime cinque partite. Anche Cesare Prandelli ne prenderà nota in chiave Euro 2012, perché un Balotelli così fa sognare. E non a caso anche Adriano Galliani gli manda messaggi d’amore («Mario è una mia grande passione»), visto che in futuro non si sa mai, e l’ad milanista non ha rinunciato al progetto di mettere SuperMario accanto a Ibrahimovic.

L’inizio del derby è tutto di marca United, ma al 22’ Balotelli finalizza al meglio, con un bel piatto destro, uno scambio fra David Silva e Milner. L’ex nerazzurro esulta e poi si fa ammonire perché mostra una maglietta sotto la casacca da gioco con la scritta «Perché sempre io?» indirizzata ai detrattori che ne evidenziano sempre le follie. Nella ripresa c’è l’espulsione di Evans, lo United rimane in dieci ma non si arrende, ma il City comincia a credere che stavolta farà l’impresa e segna ancora: prima con Balotelli, su assist di Milner, e poi con Aguero, che interviene sul cross di Richards. Dopo la rete della bandiera di Fletcher, il City dilaga, e segna ancora con Dzeko, entrato al posto di Balotelli e autore di una doppietta; e con un gol di David Silva.

In attesa di gloria anche in Europa, magari a spese del Napoli contro cui dovrà giocare al San Paolo, la squadra dello sceicco Mansour Bin Zayed Al Nabyan fa delirare i suoi tifosi. Hai visto mai che il titolo della Premier rimanga a Manchester ma cambi sponda, Chelsea permettendo? Il responso della stracittadina parla chiaro, e anche la classifica, con il City in testa e i cugini a cinque punti. Con un Balotelli così non ci saranno problemi.

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