Belinelli “storico”: primo italiano campione Nba

L’esterno bolognese vince il titolo con i San Antonio Spurs che travolgono i Miami Heat e chiudono 4-1 la serie finale
Di Roberto Degrassi

TRIESTE. Era quello sul conto del quale c’erano le minori aspettative, è invece quello che si sta togliendo lo sfizio di stabilire momenti storici.

Marco Belinelli dopo essere diventato il primo italiano a vincere la gara da tre punti nell’All Stars Game, è dalla scorsa notte il primo italiano a poter infilarsi al dito l’anello che vale la stimmata di campione Nba. I suoi San Antonio Spurs hanno chiuso sul 4-1 la serie finale dei play-off travolgendo i campioni in carica dei Miami Heat. Per non lasciare adito a dubbi gli Speroni del Texas nella quinta partita hanno battuto LeBron James e soci 104-87. Per Belinelli 4 punti ma l’importante più che mai in questi casi è esserci.

Il ventottenne azzurro ha celebrato il successo avvolto nella bandiera tricolore, con qualche lacrima. «Pazzesco, sono al settimo cielo. Ho firmato con S.Antonio per cercare di migliorarmi e ho potuto farlo perché qui ho trovato una grande organizzazione, una grande squadra e tifosi incredibili. Voglio essere un giocatore migliore e continuare a vincere». Chiusura con dedica alla famiglia e stilettqata polemica a chi lo ha criticato.

Per l’esterno di San Giovanni in Persiceto un 2014 indimenticabile che ha lenito le delusioni degli Europei con la Nazionale. Eppure per “Beli” tra i pro non sono state sempre rose e fiori. Anzi. Non è stato una prima scelta assoluta come Andrea Bargnani ai Toronto Raptors, responsabilità terribile ma anche un’investitura nel Gotha del basket. Non è mai stato un predestinato come Danilo Gallinari, talento incredibile sul quale la sfortuna si sta accanendo. La storia Nba di Belinelli è fatta anche di scampoli di minutaggio, di panchina e di trasferimenti. Prima i Golden State Warriors che lo scelgono con la chiamata 18 ai draft del 2007, poi i Toronto Raptors, dopo i New Orleans Hornets, nel 2012 va ai Chicago Bulls e diventa il primo italiano a superare un turno dei play-off. Infine, l’estate scorsa, passa ai San Antonio Spurs. Arrivano l’high in carriera (32), la chiamata come specialista da tre all’All Stars Game e adesso l’anello di campione Nba. Un anello che può condividere con quello che è stato il suo idolo da ragazzino: Manu Ginobili che esaltava la Virtus Bologna quando il “Beli” aveva 15 anni e cresceva nelle giovanili delle V nere. The times are changing, dicono. Adesso sui poster di molti ragazzi italiani c’è quel giovanotto con la barba e l’aria scanzonata. Il primo italiano sul tetto del mondo del basket.

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