Biasin carica la Triestina: «Quanto entusiasmo stiamo vivendo un sogno»

«Per me è come un sogno, non vedo l’ora che arrivi il momento della partita». Le parole di Mario Biasin, come sempre in rigoroso dialetto triestino, riassumono tutta l’emozione che sta provando il presidente della Triestina in questi giorni in città, e allo stesso tempo l’attesa per la partita con il Pisa.
OBIETTIVO
Il patron alabardato confessa che arrivare a un evento simile, era il suo obiettivo fin dal suo arrivo di tre anni fa: «Sì, volevo riportare l’entusiasmo a Trieste e speravo di arrivare a giocarmi una partita così per la serie B, perché con il Melbourne Victory sono abituato a vincere e nel mio lavoro a puntare in alto. Bello anche giocarsela in un Rocco favoloso, da prima classe, da serie A, forse addirittura da Champions League. Ma facciamo un passo alla volta...».
AFFETTO
Se domenica scorsa ha toccato con mano l’amore dei tifosi sotto la Furlan, in questi giorni Biasin ha assaporato l’affetto del popolo alabardato anche fuori dallo stadio: «Vedere tanto entusiasmo è magnifico, la gente mi ferma per strada, tutti con il sorriso. Speriamo vada davvero bene, così facciamo una grande festa». E visto che la battuta non gli manca, se qualcuno azzarda a pensare a una gita premio per tutta la squadra in Australia, prontamente ribatte: «E chi paga?».
IMPEGNO
E a proposito di soldi, Biasin assicura che il risultato con il Pisa non cambierà il suo impegno nella società alabardata, che andrà avanti comunque. Anche se nella categoria superiore cambierebbero le prospettive: «Certo, il mio impegno per la Triestina resta in ogni caso, ma speriamo che sia in serie B. Anzi, ho già chiesto a Mauro quale sarebbe il budget necessario. Gli investimenti sono stati maggiori rispetto a quanto si pensava all’inizio, ma ora spero che anche le aziende di Trieste ci diano un supporto. Ora hanno visto tutti che qui c’è uno staff che lavora alla grande, Mauro ha svolto un super lavoro, mia cugina Romina poi non si ferma mai, è inesauribile».
SQUADRA
Ma cresce anche la tensione per la partita. «Ho visto i ragazzi a colazione a Pisa – dice Biasin - li rivedrò domani (oggi, ndr) per l’ultimo allenamento. A Pisa mi è piaciuto tutto, a parte il minuto 86 che è arrivato il loro pareggio. Fino a quel momento era tutto bello. Ora speriamo bene per domani. Sta arrivando anche il responsabile commerciale del Melbourne Victory dall’Australia per essere con me domani al Rocco. A Pisa ho visto un ambiente molto caldo, anche bello da vedere. Ma ho grande fiducia nei nostri ragazzi. Se finisce ai rigori? Fatemi pensare... no, non li guardo».
FUTURO
Inevitabile sperare che tutto questo entusiasmo aiuti a sbloccare anche la situazione campi a Trieste: «In Australia queste cose non vanno pian pianino, qui forse c’è troppa burocrazia, ma bisogna lavorare secondo le possibilità che vengono date. Ora vediamo come va con Ponziana, spero che il prossimo anno possano iniziare i lavori. Per la prima squadra non credo sia giusto che debba andare fino a Monfalcone per allenarsi. Se un giorno tornerò a Trieste? Ho 4 figli e 10 nipoti in Australia, però se mia moglie sta bene, qui tornerò volentieri ogni 3-4 mesi, anche se le 24 ore di viaggio sono molto lunghe». —
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