Biasin: «Siamo stati fortunati Ora non possiamo sbagliare»

TRIESTE. Per la sua partita d'esordio allo stadio Rocco come presidente e proprietario della Triestina, non poteva capitare avversario peggiore. Ma nonostante la sconfitta con la corazzata Venezia, alla fine grazie agli altri risultati anche Mario Biasin ha potuto in qualche modo gioire, anche se confessa che avrebbe preferito farlo per un risultato positivo dell'Unione: «Pensavo che la palla andava dentro su quella ribattuta che avrebbe potuto darci il 2-2, anzi sono addirittura saltato su in piedi perché sembrava gol, un vero peccato». A parte questo, a Biasin è piaciuta decisamente di più la Triestina del secondo tempo: «Sì. la seconda metà della partita i ragazzi l'hanno giocata molto meglio. Ho visto più forza e anche tanto cuore. Certo, si vedeva che loro erano una squadra più forte, ci sarà da lavorare per migliorare, ma adesso l'obiettivo è la salvezza. Ora speriamo che fra due settimane, giocando in casa, tutto possa andare bene». Biasin riconosce che se l'Unione potrà giocare al Rocco con la Liventina il play-out, è stato grazie alla buona sorte. E lo dice senza mezzi termini nel solito consueto dialetto: «Si, semo stadi davvero fortunadi, ma ghe vol un poco de fortuna in tutte le robe, vero?». Della fortuna però non bisogna abusare. Questo concetto Biasin l'ha ribadito, anche perché l'ha sentito dire chiaramente ai giocatori da Mauro Milanese negli spogliatoi, appena finita la partita: «Mauro ha parlato molto bene ai giocatori: innanzitutto ha chiarito che in queste due settimane devono restare concentrati e allenarsi bene. Ma ha anche detto loro che abbiamo avuto la fortuna di giocare in casa, ma non sarà la fortuna che ci porterà a casa, nel senso che bisogna metterci anche del proprio per raggiungere il traguardo. Poi ovviamente fra due settimane si spera che anche la fortuna resti ancora con noi». Dulcis in fundo i tifosi. Quel giro di campo sciarpa al collo prima del fischio d'inizio, con il cugino Milanese e con il figlio Jason, non lo ha lasciato indifferente. Andare sotto la curva Furlan e vedersi sventolare dagli spalti tante bandiere, e sentire poi il coro «Mario-Mario» alternato a «U-nio-ne», è stata un'esperienza che si porterà dietro nel viaggio che lo riporterà in Australia: «È stato bellissimo - dice - i tifosi sono stati davvero bravi. Era bello da vedere, mi sono davvero emozionato». La speranza è che quando Biasin tornerà a Trieste, trovi una Triestina ancora in serie D e capace, oltre che di regalare emozioni, di dare finalmente anche delle soddisfazioni sportive.
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