Bleus senza Fofana Ma gli ultimi test offrono speranze

Wesley Fofana salta il torneo. Uno dei pochi top player della Francia impoverita di talenti da un Top 14 ricco di talenti stranieri, il simbolo del ritorno voluto dal ct Guy Novès al vecchio stile di...
England rugby team captain Dylan Hartley, left, and France rugby team captain Guilhem Guirado pose next to the Six Nations trophy during the 6 Nations media launch at The Hurlingham Club, London Wednesday Jan. 25, 2017. (John Walton/PA via AP) [CopyrightNotice: PA Wire]
England rugby team captain Dylan Hartley, left, and France rugby team captain Guilhem Guirado pose next to the Six Nations trophy during the 6 Nations media launch at The Hurlingham Club, London Wednesday Jan. 25, 2017. (John Walton/PA via AP) [CopyrightNotice: PA Wire]

Wesley Fofana salta il torneo. Uno dei pochi top player della Francia impoverita di talenti da un Top 14 ricco di talenti stranieri, il simbolo del ritorno voluto dal ct Guy Novès al vecchio stile di gioco dei Bleus. Quello che cerca la fuga fra gli spazi, negli intervalli fra i giocatori, non quello dello scontro dritto per dritto importato dall’emisfero Sud. Quello che ha portato – dopo un Sei Nazioni 2016 deludente iniziato con un mezzo furto all’Italia – l’ex padre padrone di Tolosa a schierare una nazionale decente a novembre capace di rullare Samoa e di perdere di misura contro Australia (23-25 con Camille Lopez a sbagliare il drop del sorpasso finale) e contro gli All Blacks (19-24). Sebbene la Francia abbia ben 5 club (3 in Challege e 2 in Champions) nei quarti di coppa, questo non spinge le vele dei Bleus come nel caso delle nazionali celtiche che hanno il cuore della squadra nelle franchigie. Per assurdo aiuta le altre (ad esempio Parisse e Ghiraldini che nelle coppe vivono l’alto livello). Senza Fofana vedremo Fickou al suo posto, altro giocatore che interpreta il vecchio stile, ma a subentrare nei 30 torna Basteraud, pesante centro del Tolone e simbolo di un rugby più cinico.

Contro l’Inghilterra a Londra le soddisfazioni sono sempre state scarse. Negli ultimi 20 anni a Twickenham la Francia ha vinto solo una volta nel 2005 e di un solo punto. Vediamo le scelte di giornata di Novès che concede il debutto al pilone tolosano Cyril Baille, al flanker de La Rochelle Kevin Gordon e al mediano di mischia del Bordeaux Baptiste Serin. Altri due nuovi giocatori per il Sei Nazioni sono chiamati in panchina: il pilone Clement Maynadier (Bordeaux) e il debuttante assoluto Arthur Iturria (Clermont) in seconda linea. In aggiunta segnaliamo tre Bleus che non scendono in campo dall’inizio nel torneo dal 2016: Camille Lopez, Remi Lamerat e Noa Nakaitaci, mentre capitan Guilhem Guirado guida la Francia per la nona volta.

Appunti statistici. Sei giocatori del XV iniziale sono del Clermont Auvergne. Il XV di oggi conta 333 cap, in panchina ce ne sono altri 135. L’età media dei titolari e dei rincalzi è la stessa: 27 anni e un mese. La Francia ha vinto solo due degli ultimi 8 match giocati (in Argentina a giugno e Samoa) e nel torneo ha vinto solo una volta in trasferta negli ultimi tre anni: fu a Roma nel 2015.

Dal 2009 a oggi la Francia ha perso solo una volta nel primo turno del Sei Nazioni: contro l’Italia nel 2013. L’Inghilterra ha perso solo una volta contro la Francia negli ultimi 4 incontri ed è successo a Parigi nel warm up del Mondiale 2015. (f.z.)

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