Boniciolli: «Trieste favorita in Coppa»

TRIESTE. La bomba la scaglia Matteo Boniciolli quando si siede in sala stampa. Quella che non è entrata a Michele Ruzzier, che a 20 secondi dalla sirena finale avrebbe potuto portare tutti al...
Foto BRUNI 05.02.17 Basket Alma Trieste- Fortitudo Bologna
Foto BRUNI 05.02.17 Basket Alma Trieste- Fortitudo Bologna

TRIESTE. La bomba la scaglia Matteo Boniciolli quando si siede in sala stampa. Quella che non è entrata a Michele Ruzzier, che a 20 secondi dalla sirena finale avrebbe potuto portare tutti al supplementare, va a segno nel dopo partita a opera del tecnico della Fortitudo. «Trieste? Credo possa vincere la coppa Italia. È in un momento di forma straordinaria e ha punti di riferimento sul parquet che in questo momento non ha nessuno, Virtus compresa». Alla faccia del pronostico. Se voleva mettere un po’ di pressione sull’Alma, il tecnico triestino della Fortitudo Kontatto ci è decisamente riuscito.

Per il resto, parole dolci per Trieste unite alla soddisfazione per una prova che, nonostante i due punti lasciati sul campo, lascia intravedere tra le pieghe della partita potenzialità interessanti. «Devo fare i complimenti a tutti - le sue prime parole -. È stato un match di straordinaria intensità, credo che la cornice nella quale si è giocato e il prodotto tecnico siano stati di altissimo livello. Personalmente mi sono divertito, ho visto davvero una gran partita».

Il commento di Boniciolli parte dall’analisi di quaranta minuti giocati con straordinaria intensità dalle due squadre. «Sono passate due settimane dall'inserimento di Legion, Candi si è alzato appena oggi dal letto (ieri, ndr), Mancinelli e Raucci non hanno trovato nel corso della settimana la continuità necessaria per allenarsi. Nonostante tutte le difficoltà che abbiamo avuto, siamo arrivati a venti secondi dalla fine con Ruzzier che ha avuto in mano il tiro del pareggio. Ma in questo momento mi basta così. Questa è una stagione nella quale gli allenatori sono costretti a lavorare sull'attualità e sulla prospettiva. Se dovessi limitarmi alla prima sarei arrabbiato, ma siccome lavoro sulla seconda credo che dobbiamo essere comunque soddisfatti».

Una soddisfazione dovuta anche alla reazione dei suoi ragazzi nel momento più difficile della partita. «Sapevamo di non avere autonomia fisica nel corso di tutti i quaranta minuti - spiega il coach della Fortitudo - e nonostante questo, quando Trieste ha avuto la bravura di prendere in mano l’inerzia della gara siamo riusciti, con un quintetto di quattro lunghi e un solo piccolo, ad arrivare a un tiro dal pareggio. Ripeto, dispiace per i due punti, ma va bene così. Questa sconfitta mi aiuta a spiegare a un ragazzo come Legion che per giocare in una squadra come la nostra c'è bisogno di lavorare moltissimo».

Un’ultima battuta sulla formula di un campionato che convince sempre meno. «Credo che una sola promozione in un campionato che propone questo tipo di spettacolo - conclude Boniciolli - sia un freno a tutto il movimento».

Lorenzo Gatto

Riproduzione riservata © Il Piccolo