Buon punto per il Kras, pari anche dei biancoverdi

TRIESTE. Un buon punto per il Kras e ancora un segno X sulla ruota del San Luigi. Domenica agrodolce per le squadre triestine in lizza nella seconda fase del campionato regionale Allievi, dove...

TRIESTE. Un buon punto per il Kras e ancora un segno X sulla ruota del San Luigi. Domenica agrodolce per le squadre triestine in lizza nella seconda fase del campionato regionale Allievi, dove nessuna è riuscita a conquistare il bottino pieno. Succede infatti che il San Luigi (Elite) indovini il secondo pareggio consecutivo, impattando 2-2 in casa del Donatello e dopo aver trovato il doppio vantaggio con le reti di Janic e del rientrante Carlevaris. L'esito e soprattutto l'andamento non hanno trovato d'accordo l'allenatore sanluigino Potasso, propenso questa volta ad una disamina non solo tecnica: «Credo sia bene tornare più umili e con i piedi a terra - ha sottolineato - stiamo patendo tra l'altro troppe espulsioni e concediamo troppo. Ogni volta che gli avversari affondano, trovano la via del gol,dobbiamo tornare più cinici, come a inizio stagione».

Il pareggio appaga invece il Kras (girone D) che in casa ha archiviato sul 2-2 lo scontro con Torviscosa. In vantaggio i carsolini con Vidali, pareggio e sorpasso degli ospiti e ancora stoccata di Vidali nella ripresa per un Kras decimato alla vigilia da influenza e infortuni e in campo stroncato anche da tre cartellini rossi, compreso all'allenatore Pahor. Un punto quindi significativo per i carsolini, attesi domani al recupero con Tricesimo, a Repen alle 19.30. A picco sia Trieste Calcio che S.Andrea. I lupetti cadono in casa della Tarcentina 2-1, vanificando un primo tempo chiuso in vantaggio con la rete di Abdulaj. Il Sant'Andrea si fa battere invece in casa dalla Fincantieri 0-1, con rete di Locascio nella ripresa, sconfitta accettata (quasi) a cuor leggero dal tecnico Quagliarello: «Ci hanno imbrigliato bene sugli esterni, dove solitamente facciamo la differenza ma la gara è stata bella, combattuta e tra squadre in salute».

Francesco Cardella

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