Calcio, basket e volley: prove di sinergia per aiutare le società regionali di base

Canciani: «Da noi l’esempio ma vogliamo coinvolgere tutte le federazioni». Michelli: «L’idea è un Fondo di ripartenza»
Da sinistra Ermes Canciani, Giovanni Adami e Alessandro Michelli
Da sinistra Ermes Canciani, Giovanni Adami e Alessandro Michelli

TRIESTE. Fare squadra per creare un futuro sostenibile per lo sport regionale. Evitando che la caccia alle (poche) risorse disponibili si trasformi in una fratricida guerra tra poveri. Le tre principali federazioni sportive per tesserati hanno avviato una sinergia. Attorno allo stesso tavolo - virtuale, s’intende - il presidente del comitato regionale della Federcalcio Ermes Canciani, quello della Federbasket Giovanni Adami e della Federvolley Alessandro Michelli.

Idee tante, qualcuna in evoluzione. Un solo punto di partenza: mettiamo l’attività di base in condizione di ripartire in condizioni accettabili. Ogni federazione sta valutando di questi tempi le conseguenze che lascerà l’emergenza coronavirus. Nessuna fuga in avanti. Spiega il numero uno del calcio nel Friuli Venezia Giulia, Ermes Canciani: «Ci stiamo interrogando sul futuro dell’attività di base. Le grandi realtà sportive della regione, dall’Udinese alla Triestina, dall’Allianz all’Apu, sono inserite in altri contesti. Io e gli altri colleghi stiamo cercando di capire con quali strumenti sostenere le tante, piccole, realtà sportive locali.

Attenzione: questa non è una partita a tre, la nostra iniziativa è volta a sostegno anche delle altre federazioni e non a caso i nostri interlocutori sono il Coni e le amministrazioni locali, a partire dalla Regione (che peraltro proprio ieri ha partecipato a una videoconferenza con il ministro Spadafora per sensibilizzare il Governo a supporto dello sport dilettantistico, ndr). Troviamo una linea comune anche se in questo momento esistono alcuni distinguo: mentre nella pallavolo con la sospensione dei campionati si è deciso di restituire tasse gara e di iscrizione, il calcio dilettantistico non è stato definitivamente sospeso. Comunque lo scopo di tutti è salvare la stagione e dare una spinta emotiva propositiva. Vogliamo che le società sappiano che siamo presenti per sostenerle».

Alessandro Michelli, presidente del comitato Fvg della Fipav, fa un esempio. «Chiederemo che venga verificata la fattibilità di un fondo per la ripartenza dello sport di base in regione. Complessivamente tra calcio, basket e volley sono oltre 40mila gli atleti coinvolti. Penso a un fondo a partecipazione pubblica e privata su iniziativa della Regione. Chiederemo anche un incontro all’Anci (Associazione dei Comuni) perchè va affrontato il problema del costo degli impianti, in prevalenza di proprietà comunale. Vanno create le condizioni per evitare che i club si trovino in sofferenza economiche ed è impensabile che la crisi gravi sulle famiglie».

Giovanni Adami, presidente del comitato regionale della Fip, non cerca fughe in avanti. «Servono idee chiare e pazienza. Intanto cominciamo con il fare squadra consapevoli che tutte le federazioni sportive hanno pari dignità e dovranno fare i conti con pesanti ripercussioni economiche. Ci rapporteremo con le istituzioni, non vogliamo invadere il campo. Alle realtà dell’attività di base servirà una mano e siamo decisi a darla. Possiamo riuscirci in diverse maniere. Questa è un’ottima base di partenza».

A proposito del basket, Adami ha inviato una lettera ricordando alle società regionali che, stando alle deliberazioni dell’ultimo consiglio federale nella prossima stagione «non sarà previsto alcun contributo per affiliazione, iscrizione al campionato, abbinamento, tesseramento gare Cna, tesseramento per atleti tra i 5 e i 20 anni». 
 

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