Canottaggio, Miccoli medaglia d’argento ai Mondiali Under 23

In Lituania splendida prova del triestino nel 4 di coppia Gli azzurri dietro all’Ucraina e davanti all’Australia
Di Maurizio Ustolin

TRIESTE. Il triestino Bernardo Miccoli è medaglia d’argento nel 4 di coppia ai Campionati del Mondo under 23 a Trakai in Lituania. Una delle rassegne iridate più frequentate e competitive degli ultimi anni, con la partecipazione di 815 atleti in rappresentanza di 55 nazioni, ha messo in mostra un’Italia del remo in piena forma, che conquistava, con 3 ori, 2 argenti ed 1 bronzo, nel medagliere, il secondo posto alle spalle di una stratosferica Germania (4 ori, 5 argenti, 6 bronzi), ma davanti alle tradizionali potenze mondiali: Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia e Gran Bretagna.

Attesissima la prova del 4 di coppia maschile, dopo la batteria e la semifinale, che vedevano Manzoli, il triestino Miccoli al secondo carrello, Baluganti e Cagna, con il migliore responso cronometrico.

Una finale difficile, su un campo battuto dal vento, che obbligava i giudici di gara a riassegnare le corsie per la regata che assegnava le medaglie, posizionando i vincitori di semifinale in acqua 5 e 6, contrariamente alle classiche 3 e 4. Partenza veloce del 4 di coppia azzurro, che al primo intertempo transita in seconda posizione dietro ad un’ Ucraina decisa a vendere cara la pelle, guadagnando un vantaggio importante. Al secondo parziale, quello dei 1000 metri, l’Italia di Miccoli & C. è 5°, ma a solo una manciata di centesimi da Australia, Francia e Cekia e con la Nuova Zelanda che perde terreno.

Con l’Ucraina a fare da battistrada, quattro equipaggi per la conquista di oro, argento e bronzo. Ai 1300 metri parte il primo attacco azzurro che sortisce un buon effetto, e l’Italia guadagna una posizione a discapito della Cekia all’intertempo dei 1500 metri, con Australia e Francia ancora davanti di una punta d’imbarcazione, forse meno.

Gli ultimi 500 metri sono spettacolari, con 4 imbarcazioni per tre medaglie: il serrate azzurro è ancora in crescendo, a 250 metri il quadruplo italiano entra in zona podio, si scatena un inferno agonistico, con l’Ucraina che sembra per un istante raggiungibile, ma con gli australiani che vogliono a tutti i costi la medaglia. Parte l’ultimo estremo attacco azzurro. Sul traguardo passano quasi simultaneamente: Ucraina (oro), a 1”19 l’Italia (argento), a 13 centesimi dal quadruplo italiano, l’Australia (bronzo).

E’ una grande soddisfazione per Bernardo Miccoli, classe 1990, figlio d’arte (il papà Giovanni è stato medaglia d’argento sull’otto ai mondiali dell’85 e bronzo nell’87, olimpionico a Seul, oggi vicepresidente federale), nato agonisticamente nel vivaio della Nettuno, e da tre anni in forza alle Fiamme Gialle di Sabaudia. Argento mondiale nel 4 di coppia junior a Linz nel 2008, 7° ai mondiali under 23 di Racice 2009 e Brest 2010, e 8° ad Amsterdam 2011, nell’ultimo anno in categoria è riuscito a raccogliere un risultato importante. Una stagione iniziata con un incidente stradale a marzo, ma che poi è stata un continua escalation di risultati.

Nella giornata di sabato, nelle finali B (dal 7° al 12° posto), per gli atleti del Saturnia in gara al mondiale: 2° posto (8° complessivo) per il 4 con a bordo del quale erano imbarcati Simone Ferrarese (al secondo carrello) e Luca Benco (al timone), nel 2 senza, Vincenzo Abbagnale (neoacquisto del Saturnia), assieme a Vignarolo, si piazzavano al 4° posto (10° assoluto), Lorenzo Tedesco, nella gara riservata alle riserve, si piazzava al 2° posto.

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