Caos-Parma, Tavecchio: «La A non sarà falsata»

Il presidente federale cerca di tranquillizzare, ma anticipa che la Figc discuterà a breve l’introduzione di controlli preventivi sulla consistenza economica dei club
Il presidente della Figc Carlo Tavecchio a margine della presetazione del progetto sportivo calcistico "Razzisti? Una brutta razza", nel salone dei 500 a Palazzo Vecchio, Firenze, 21 febbraio 2015. ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI
Il presidente della Figc Carlo Tavecchio a margine della presetazione del progetto sportivo calcistico "Razzisti? Una brutta razza", nel salone dei 500 a Palazzo Vecchio, Firenze, 21 febbraio 2015. ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI

ROMA. Una partita giocata oggi più nei tribunali che sul campo di calcio, ma che sicuramente «non falserà il campionato». A rassicurare tutti i tifosi italiani, che in queste ore si domandano cosa accadrà in caso di fallimento del Parma e che già fanno i conti con il rinvio della partita fra gli emiliani e l'Udinese, è il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, che si mostra comunque fiducioso: «Credo che si faranno dei progressi se riusciremo a capire come rivisitare le questioni economiche e di bilancio. Non si potranno accettare le iscrizioni ai campionati dei soggetti che non hanno la capacità e liquidità per farlo. Questo sarà oggetto di discussione in federazione a breve. Tutti hanno delle responsabilità, inutile fare il j'accuse - ha aggiunto il numero uno del calcio italiano - ma credo sicuramente che il campionato non sarà falsato. La Lega - ha aggiunto - farà tutti gli sforzi perché non può demolire un prodotto calcio, quindi sicuramente non credo ci saranno defezioni in campionato. In questo momento i fatti gravi fanno riflettere - ha concluso Tavecchio -. Faremo di tutto per far sì che non si ripetano».

Ad augurarsi che il club emiliano possa uscire dalle secche del fallimento è un figlio d'arte come Stefano Pioli, un passato da giocatore e allenatore nella sua città natale: «Sono basito - le parole del tecnico oggi sulla panchina della Lazio - è impensabile che una società di serie A non sia in grado di scendere in campo. Non bisogna arrivare a queste situazioni: c'è chi deve controllare, che deve sapere se si possono far fronte a queste situazioni economiche e questo va deciso ad inizio campionato. Il Parma fino a oggi ha fatto il massimo che poteva, è sempre sceso in campo con grande orgoglio e dignità. Mi auguro che abbia la possibilità di continuare a farlo da qui alla fine del campionato».

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