Cattivik-Bressani, proprio una coppia Ufo

Lo scafo di de Visentini griffato Jotun sfrutta al meglio il libeccio e vince il titolo italiano davanti all’outsider Gaiardo
Trieste, 04/10/2012 - Società triestina della Vela - Campionato Italiano Ufo 28 - Ufo 22 - (c)Marco Sabadin/Vision
Trieste, 04/10/2012 - Società triestina della Vela - Campionato Italiano Ufo 28 - Ufo 22 - (c)Marco Sabadin/Vision

TRIESTE. Il mattatore, l'outsider e il deluso. In una giornata di bonaccia gli Ufo trovano il libeccio grazie a un super comitato di regata, e portano a casa due prove. Cattivik Jotun di Gianni de Visentini, con Lorenzo Bressani al timone e Alessandro Bonifacio alla tattica chiudono primi e secondi di giornata, vincendo così il titolo nazionale Ufo 28 magistralmente organizzato dalla Società triestina della Vela. Un campionato italiano molto sentito, a Trieste, dove gli Ufo combattono ad armi pari lungo tutta la stagione, e dove la rivalità è un elemento imprescindibile, soprattutto durante il campionato italiano alla vigilia della Barcolana, quando il gioco si fa duro grazie alla Jotun cup, la regata notturna del 13 ottobre che anima le Rive come se ci si trovasse in uno stadio.

Cattivik (in barca oltre a Bressani e Bonifacio, Furio Benussi nel ruolo di tailer-stratega, Piero Boldrini tailer, Cristina “Gina” Conti alle drizze, Sandi Suc a prua e la giovane jolly Carlotta Omari) ha vinto il titolo, seguito dall'outsider Gaiardo dell'ingegnere triestino Antonio Masoli: era, dichiaratamente, un equipaggio dopolavoristico, ma l'umiltà spesso paga, e da outsider eccellente Masoli, avvalendosi di velisti di prim'ordine ben assortiti - Michele Paoletti al timone, Mitja Gialuz (neo consigliere della Fondazione CRTrieste) alle scotte in doppio con la moglie Francesca Pitacco, Matteo Nicolich alla tattica e Didi Furlan a prua - ha risalito la classifica con una giornata perfetta, agguantando il secondo posto a scapito di Alien Eppinger Hotel Victoria di Jenko e Pandullo con Gianfranco Noè al timone, che perde un posto e chiude con il bronzo. Non c'è stata storia fin dall’inizio: Cattivik si fa subito vedere e mette in cassaforte un primo alla prima prova, seguito a pochi metri da Gaiardo. La seconda regata inverte i primi due: Gajardo e Cattivik e dietro la bagarre. Si costruisce così la classifica finale, dopo cinque prove in tre giorni, ma non c'è tempo per prendere fiato. Mentre in serata c'era ancora chi discuteva proteste per chiudere la classifica generale, è già rivincita oggi nel Trofeo Bernetti.

Lorenzo Bressani ottiene il 15° titolo italiano: «Siamo molto felici, il livello era più alto rispetto al passato, e ritornare in barca e vincere con un gruppo di amici storici, praticamente tutti nati e cresciuti alla Svbg mi riempie di soddisfazione». Risponde Masoli l'outsider: «Siamo migliorati tantissimo, abbiamo finito con una vittoria e l'anno prossimo sarà dura per tutti!»

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