Cavalcata carsica da record per Cefuta sulla mountain bike
TRIESTE. Anche quest’anno la Cavalcata carsica è andata in archivio nel segno dell’amore nei confronti della corsa sulle lunghe distanze e dei sentieri che attraversano il Carso triestino da Pese fino a Jamiano, sul vallone goriziano. In 234 si sono presentati alla partenza di una manifestazione unica nel suo genere, da correre a piedi o in bicicletta in completa autonomia. In 153 hanno affrontato di corsa le fatiche del sentiero Cai numero 3, mentre in 81 sono saliti in sella alla mountain bike. Proprio le due ruote grasse hanno portato in dote il nuovo record del percorso, grazie a Tomaz Cefuta, già vincitore nel 2015. Cefuta, in 3h07’53”, ha frantumato il precedente primato di 3h17’ che apparteneva, dal 2006, al forte Gianni Sclip. Alle spalle di Cefuta, in seconda posizione, si è classificato in 3h10’20” Miran Bole, finito anch’egli ampiamente sotto il precedente record. Bole ha mantenuto salda la seconda piazza, davanti allo sloveno Srecko Kriznjc (3h19’18”), nonostante nel finale sia incorso in una foratura che avrebbe potuto compromettere la sua gara.
La vittoria fra i podisti, invece, è andata per il quarto anno consecutivo all’ultramaratoneta Paolo Massarenti. La sua è stata un’autentica cavalcata solitaria, che l’ha visto al comando lungo tutti i 53 chilometri del percorso. Ha tagliato il traguardo dopo 4 ore e 21 secondi di fatiche, che gli hanno permesso di precedere Ivan Cudin (4h12’18”), primatista italiano della 24 ore su pista e su strada, già vincitore per tre volte della Spartathlon, corsa di 254 chilometri che unisce Atene a Sparta. Ottimo terzo posto per Enrico Pausin, in 4h29’43”, che ha così concluso nel migliore dei modi, dietro a due campioni assoluti quali Massarenti e Cudin, un’annata che dal punto di vista agonistico gli ha riservato parecchie soddisfazioni. Degne di nota sono state le rovinose cadute che hanno rallentato i primi due podisti classificati, anche se non hanno condizionato la classifica finale.
In campo femminile la vincitrice della passata edizione, Cristiana Follador, si è confermata fra i podisti in 5h27’30”, davanti a Valentina Maj (5h52’03”) e a Federica Lippi (6h30’07”), mentre non si sono registrate presenze rosa fra i partenti in mountain bike. Pensiero particolare dei partecipanti a Nevio Dionisi, storico cronometrista del Sentiero 3 che è scomparso di recente.
Luca Saviano
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