Che festa alla Stv per i vincitori di tutte le regate sociali 2018

Celebrata  la conclusione di un’annata speciale visti i 95 anni del circolo fondato in Sacchetta

TRIESTE. Atmosfera delle grandi occasioni alla Triestina della Vela in occasione delle premiazioni delle regate sociali, ospitate nel corso della cena sociale di fine anno. Un anno particolarmente speciale perché il circolo presieduto da Marco Penso ha festeggiato i 95 anni dalla fondazione.

In palio i trofei delle regate Nastro Azzurro per le imbarcazioni cabinate, Piccolo Nastro Azzurro riservato alle derive, quello della veleggiata notturna Marinaresca, e dei trofei di pesca Nastro Giallo e Lisca d’Oro e di sci Nastro Bianco. L’ambìto Nastro Azzurro è andato a Marina Simoni: la sua Stregonia è risultata l’imbarcazione più veloce del circolo. I vincitori di categoria sono stati Sergio Irredento, primo anche in tempo compensato, Luigi Micalli, Maurizio Fonda, Stefano Michelazzi, Fabio Beltrame, Filippo Tornetta, Gianfranco Battistelli nella classe Motorsailer, Andrea Bernardi e Piero Barcia nella classe Passere, Giorgio Brezich ed Enrico Pellegrini per le classiche. Elisa Degrassi ed Eugenia Fabris hanno vinto in 420 il Piccolo Nastro Azzurro, mentre i giovanissimi Alessandro Valentinis e Francesco Tesser rispettivamente il titolo di Campione sociale Optimist juniores e Campione sociale Optimist cadetti a cui è dedicato il trofeo Nino Sponza. Nella Marinaresca, la suggestiva veleggiata notturna, vittoria di Stefano Michelazzi su Lola. Per la vittoria nelle competizioni di pesca sportiva Nastro Giallo a Lucia Giurco, mentre la Lisca d’oro va a Nereo Battagliarini in coppia con Pino Terdoslavich. Dal mare ai monti ha vinto il Nastro Bianco, competizione sciistica sociale, Alberto Decaro. Un premio speciale è stato consegnato dal presidente Marco Penso a Pino Bollis, direttore del bollettino sociale La Brazzera per 23 anni che ha passato il timone a Maila Zarattini.

Un commento a parte per la Coppa Challenger Calbu l’unica competizione che nessun velista vorrebbe mai vincere. La Coppa, istituita nel 1965, viene assegnata al velista che si è reso protagonista di inconfessabili imperizie e distrazioni poco degne di un lupo di mare. Sulla base delle segnalazioni del severo Comitato dei saggi la Coppa è stata vinta da Andrea Cappai per non aver considerato le ampie escursioni di marea nei pressi dell’Ile de Ré in Bretagna ed essere rimasto in secca sulla sua Finora, barca d’epoca del 1939. La mini Calbu, riservata ai giovani atleti della squadra agonistica è invece andata a Carlo Ferin. —



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