È ufficiale: Kylor Kelley è un giocatore della Pallacanestro Trieste
Ufficializzata la firma per il centro di 213 centimetri che in questa stagione ha giocato in G League con la maglia dei South Bay Lakers

La Pallacanestro Trieste ufficializza la firma di Kylor Kelley, centro di 213 centimetri, classe 1997, che in questa stagione, dopo aver calcato i parquet della G League con i South Bay Lakers, ha giocato anche nella Nba vestendo le maglie di Dallas e New Orleans. Undici partite disputate tra Mavericks e Pelicans, nel Texas ha registrato una doppia doppia da 12 punti e 11 rimbalzi, partendo nello starting five nella sfida contro i Cleveland Cavaliers, gara rimasta negli annali per essersi giocata poche ore dopo l’addio a Dallas di Luka Doncic.
Su Kelley, gli occhi di Daniele Cavaliero si erano posati già dallo scorso dicembre quando, durante la G-League showcase di Orlando in Florida, lo aveva visionato segnalandolo allo staff tecnico biancorosso. Intimidatore d’area, capace di usare entrambe le mani, è quel lungo dinamico e capace di essere efficace sia a difesa schierata che in transizione, di cui la squadra potrà aver bisogno nella parte finale di questa stagione.
Le sue alte percentuali dal campo, oltre il 66% con i South Bay Lakers in G League, testimoniano la sua efficienza come finalizzatore vicino al ferro, sfruttando al meglio alley-oop e pick-and-roll. Kelley diventa l’ottavo straniero della Pallacanestro Trieste in questa stagione, operazione di mercato che testimonia la volontà della società di lanciare un segnale ambizioso all’interno e all’esterno dello spogliatoio in vista dei playoff.
«Ho avuto il piacere di seguire la crescita cestistica di Kylor per un po’ di tempo, anche di persona, dato che ero presente a una partita che ha giocato in Nba solo pochi mesi fa – racconta il presidente Paul Matiasic –. Non capita spesso che un giocatore finisca la stagione regolare in Nba e poi venga in Italia per dare una spinta a una squadra nei playoff. L’ingaggio di Kylor testimonia il nostro approccio unico ed è la prova dell’estremo livello dell’impegno che la proprietà sta dedicando per realizzare qualcosa di mai visto a Trieste». Continua il presidente. «Vogliamo competere al massimo, partita dopo partita, a tutti i livelli, con l’ambizione, chiara e mai nascosta, di primeggiare sia in Italia che in Europa. Ogni sforzo è volto a un unico, grande obiettivo: rendere la nostra meravigliosa città orgogliosa della sua squadra, far sì che ogni cittadino senta di far parte di una realtà non solo grande e ambiziosa, ma profondamente credibile e solida».
Michael Arcieri chiarisce le motivazioni tecniche che hanno spinto la società a firmare il giocatore. «La presenza nel pitturato e la spaziatura verticale che offre – spiega il giemme biancorosso –, si integrano perfettamente con l’abilità a rimbalzo, l’energia e l’attività di Jayce Johnson, nonché con la capacità di aprire il campo, di muovere la palla e il tiro perimetrale di Francesco Candussi. Poiché nelle prossime settimane il ritmo rallenterà e la fisicità aumenterà, la nostra capacità di proteggere il pitturato, di andare a rimbalzo e di costringere gli avversari a fare altrettanto non è mai stata così fondamentale».
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