Ciclismo, salta per la crisi la storica corsa di Longera

TRIESTE. Solo il G8 era riuscito a fermarla. Ora però, davanti alla crisi economica, è costretta ad alzare di nuovo bandiera bianca. È giunta come un pugno nello stomaco la notizia che la mitica corsa ciclistica di Longera valida per il Trofeo Zsšdi-Uassi quest'anno non si svolgerà. Le voci circolavano da diverse settimane ma la conferma ufficiale è arrivata dallo storico direttore dell'organizzazione, Radivoj Pecar: «Il budget era insufficiente per garantire una gara di qualità, ci spiace molto, ma è stato meglio per tutti prenderci un anno di pausa in attesa di tempi migliori».
A conti fatti la tradizionale gara internazionale del Gc-Kk Adria di Longera-Lonjer che metteva in palio il trofeo dell'Unione circoli sportivi sloveni in Italia era pronta per timbrare la sua 37° edizione. «Solo nel 2001, per altro ad una sola settimana dalla gara, fummo costretti a sospendere l'evento in seguito all'ordinanza della Prefettura che vietò qualsiasi manifestazione il giorno 4 marzo di allora a causa della concomitanza del summit del G8 a Trieste», ricorda Pecar. Manifestazione di categoria 1.2, la corsa rappresentava un appuntamento immancabile d'inizio stagione per il dilettantismo italiano. «Rinunciare a tale gara ci ha creato molto dispiacere, anche perché era già arrivata la sottoscrizione da parte di 36 società, ma essendo la gara internazionale abbiamo pensato che era davvero meglio fermarci il prima possibile avvisando i protagonisti che purtroppo, almeno per quest'anno, Trieste non avrebbe visto la sua gara», aggiunge il responsabile della sezione ciclismo dell'Adria.
Ma com'è possibile che quella che di fatto era un appuntamento oramai più che collaudato si sia potuto inceppare così di colpo? La motivazione deriva dalla mancanza di fondi economici sufficienti per garantire una gara di qualità. «Abbiamo fatto una simulazione delle spese autoriducendo il budget del 30%: anche così però i conti non tornavano», puntualizza Pecar. Senza fare grandi nomi capiamo che il taglio maggiore è arrivato dai due-tre grandi sponsor che sostenevano la manifestazione; ma anche chi supportava l'evento con una cifra più piccola ha fatto mancare il suo vitale supporto. «E poi Regione, Provincia e Comune non ci hanno più potuto garantire le cifre dell'anno scorso», aggiunge il responsabile dell'Adria. Di questa vicenda per ora rimangono gli attestati di stima ricevuti da parte di tante società estere che hanno ringraziato il sodalizio presieduto da Miran Batic per l'onestà di aver avvisato per tempo la sospensione della manifestazione che nella sua storia ha visto passare interpreti quali Maurizio Fondriest, Fabio Baldato, Fabio Casartelli, Giuliano Figueras, Alessandro Ballan e più recentemente Simone Ponzi, Manuele Boaro, Marko Kump ed Enrico Battaglin.
Riccardo Tosques
Riproduzione riservata © Il Piccolo