Con la reazione del gruppo l’Alma ha ritrovato se stessa

Scrollatasi l’ansia da prestazione, la squadra è tornata quella degli ultimi 3 mesi Attesa spasmodica per gara-3: la prevendita corre, coreografie in allestimento
Di Matteo Contessa

TRIESTE. Bisognava soltanto che i giocatori, soprattutto quelli meno esperti di play-off, si togliessero la scimmia dalla spalla. Ci hanno messo un po’ a farlo, ma quando è accaduto l’Alma è tornata quella delle ultime settimane e per Tortona il confronto è diventato sempre più insostenibile. Da qui si ripartirà domani sera per gara-3 della serie. Ma stavolta al PalaRubini, con una cornice che si annuncia grandiosa e che sarà tutta a favore della banda di Dalmasson. «Alziamo un muro biancorosso sugli spalti», ha twittato il presidente Giovanni Marzini subito dopo l’epilogo di mercoledì sera. Da quel che si sta preparando e dalla prevendita al Ticket Point, che ieri ha avuto un’impennata (ieri sera erano stati staccati 1.400 tagliandi per gara-3 e già 300 anche per gara-4), il muro sarà poderoso. E stavolta anche Eugenio Dalmasson, solitamente molto cauto, quasi lo invoca. «Ci siamo tolti una grandissima soddisfazione, vincendo gara due - ha detto mercoledì sera a Casale Monferrato, poco dopo la fine del match - e ci siamo conquistati la possibilità di giocare due partite a Trieste. E sapete bene quanto per noi sia importante giocare davanti a cinquemila persone che ci spingono. In partite equilibrate come queste contro Tortona, può essere un fattore determinante. Questa è un’ulteriore gioia che ci siamo dati e che diamo al nostro pubblico e alla nostra società».

Se lunedì sera la squadra aveva corso lungamente a vuoto anche in elementi cardine come Pecile e Nelson, mercoledì il segreto è stato quello aver ritrovato a partita in corso, dal secondo quarto in poi, il gruppo. A cominciare dai leader. Pecile, Prandin, Coronica, Canavesi, quelli che cioè di play-off ne sanno già qualcosa, hanno trascinato i compagni, spazzando via ogni residuo di ansia da prestazione. «Questa è una squadra che quando ha vinto lo ha fatto sempre perchè ha trovato il contributo di tutti - spiega il coach -. Siamo riusciti a sfruttare da subito tutta la panchina, abbiamo avuto tanta roba da tutti e siamo così riusciti a sopperire a qualche momento di difficoltà dei singoli. Questa è la nostra forza, il collettivo». E con il gruppo che ha funzionato, la panchina lunga è immediatamente diventata un’arma letale per Tortona. «Sì, lunedì non avevamo mai saputo sfruttare questo vantaggio, gara due è stata invece, da questo punto di vista, molto simile a quelle degli ultimi due tre-mesi. Giocando ogni due giorni dobbiamo cercare di usare questo roster profondo, perchè più intensa è la partita da parte di tutti e più creiamo problemi a Tortona».

Intanto l’entusiasmo degli appassionati monta come l’alta marea. La Curva sta preparando diverse coreografie che però richiederanno la partecipazione di tutti gli spettatori e al riguardo è stato preparato un volantino di istruzioni per l’uso. E soprattutto si richiede a tutti di andare al palasport vestiti di rosso.

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