Dalmasson: «Finita bene una settimana difficile»

Prandin: «Sensazioni buone, ma da questo match non mi aspettavo nulla di più» Sacco: «Non abbiamo arginato bene, ma è un piacere veder giocare l’Alma»
Di Raffaele Baldini
Foto BRUNI 26.02.17 Basket Alma Trieste- Recanati-Schina e Fossati
Foto BRUNI 26.02.17 Basket Alma Trieste- Recanati-Schina e Fossati

TRIESTE. «È stata una settimana difficile, causa infortuni e acciacchi, abbiamo dovuto attingere alle risorse dei vivaio ed è andato tutto molto bene», l’esordio soddisfatto di coach Dalmasson.

Prandin ripreso appieno e Baldasso ritrovato. C'è ancora qualcosa da limare?

La questione Baldasso era legata soprattutto a come stava in campo, non agli errori al tiro. Oggi si è fatto trovare nelle situazioni tattiche giuste e le triple insaccate sono state diretta conseguenza; non scopriamo oggi l'importanza di recuperare Prandin; per lui questa è un' iniezione di fiducia, il lavoro fisico va proseguito con grande attenzione. Per lui sarebbe stato senz'altro meglio avere due settimane piene di recupero, Bologna volenti o nolenti sarà una tappa da gestire col bilancino.

Gite in Spagna, Fernandez per ora sfumato, Trieste è pronta sul mercato per il finale di stagione?

«Ne riparleremo quando saremo ai playoff; dobbiamo conquistarli, tutti gli obiettivi prefissati. Ho la fortuna di avere una società vigile, se ci saranno situazioni utile valuteremo cammin facendo, ma ricordo che il nostro futuro si chiamano Ferraro, Schina, Deangeli, Gobbato, Simioni».

Il rientrante Bobo Prandin parla finalmente da giocatore... stanco.

Quali sensazioni fisiche dopo il rientro?

»Non mi aspettavo niente da questa partita. Ho avuto sensazioni buone, devo ringraziare i fisioterapisti, il dottot Paoli e tutto lo staff, grazie a loro posso tornare a parlare di basket giocato. È stata dura guardare da fuori. Sto comunque valutando la situazione in vista della coppa, la gamba risponde bene ma sto giocando controllato; devo imparare a farlo in questi primi mesi per non buttare tutto quanto fatto in precedenza».

Il tecnico di Recanati, Giancarlo Sacco, dice la sua sul match, in virtù della sconfitta ma anche di uno spirito comunque vivo dei suoi. «Difficile valutare questa partita, potevamo fare molto meglio, ma anche molto peggio. Il gruppo sta attendendo questa pausa come una borraccia d'acqua per un disperso nel deserto. Abbiamo tanto lavoro sulle spalle e sulle gambe dei soliti, stavamo arrivando verso un’usura pericolosa. Potevamo arginare meglio i triestini, avendo un bilanciamento difensivo più attento, presenza a rimbalzo e attenzione ai back-door o alle mezze transizioni in cui Trieste produce la metà del suo fatturato. I primi cinque minuti sono stati la saga del back-door e dei rimbalzi offensivi concessi. Con il quintetto omogeneo e con cambi sistematici la comunicazione è stata migliore e ci siamo rimessi in partita; anche lì, abbiamo pensato bene di prendere un tiro da tre punti in uscita dal blocco; con il cambio sistematico tutto ciò... è una follia. È un piacere comunque vedere giocare l’Alma Trieste: ha tanta energia, corre, difende. I suoi giocatori sono veramente bravi».

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