Dalmasson: «Nell’avvio è mancato l’agonismo»

Il coach: «Dobbiamo ringraziare la verve di Jordan che ci ha tolto dai pasticci» Valli: «Ci mancano durezza mentale e cattiveria, Trieste ci ha punito per questo»
Di Raffaele Baldini
Foto BRUNI 19.02.17 Basket Alma Trieste- Uniero Forlì-Da ros
Foto BRUNI 19.02.17 Basket Alma Trieste- Uniero Forlì-Da ros

La partita che ci si poteva aspettare, un testa-coda che ha senso solo per un’analisi sulla carta, ma che non trova riscontro fra le tavole del PalaFiera di Forlì. Vince l’Alma grazie a una difesa convincente nei secondi venti minuti e grazie a un Jordan Parks strepitoso. «Abbiamo trovato la Forlì che immaginavo - spiega coach Dalmasson a fine match -, ma noi eravamo impreparati dal punto di vista agonistico; dobbiamo ringraziare l'energia di Jordan Parks dei primi venti minuti, ci ha trascinati lui fuori dai problemi. Poi però devo rimarcare il cambio di marcia del secondo tempo, rimettendoci con la testa e l'intensità che ci sono proprie e gestendo bene il finale caldo».

Una vittoria che parte dalla difesa quindi. Quali parole per far rientrare la squadra prima della fine dei quindici minuti canonici dell'intervallo?

Cose brevi, magari dette ad alta voce: giocare male ci sta, il vedere una squadra che affronta una partita difficilissima con quel tipo di approccio non è assolutamente ammissibile.

Quando limerete le ingenuità nei momenti caldi essendo una squadra che veleggia ai primi posti della classifica?

Certo, ci sono delle ingenuità, ma ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo. Fino a poco tempo fa lottavamo per salvarci, ora siamo lì a rivaleggiare con Bologna e Treviso. Non siamo abituati a vincere, ma ci stiamo abituando, il fatto che questo percorso sia costellato anche di piccoli errori mi preoccupa pochissimo, onestamente.

Quando è previsto il rientro di Prandin? Visto il Baldasso attuale, di Bobo c’è bisogno...

«In settimana speriamo di inserirlo in modo graduale negli allenamenti, valuteremo di giorno in giorno di concerto anche con il medico. Alla vigilia del match contro Recanati vedremo il da farsi, anche perchè il primo passo importante sarebbe quello di trasformarlo da uomo in borghese in giocatore cambiato e nel roster dei dodici».

Dall’altra parte, Valli è sconsolato: «Sono a commentare l'ennesima sconfitta; mi dispiace perchè la squadra ha prodotto tanto, ma buttare via dodici tiri liberi è troppo per partite punto a punto. Non avere la durezza mentale e la cattiveria giusta è il problema maggiore; sappiamo che è un percorso durissimo, ma non possiamo permetterci di farci condizionare da un o due errori. Brava Trieste ad essere aggressiva difensivamente come di consueto, sfruttando la nostra debolezza nell'ultimo quarto. Negli dieci minuti si gioca un basket diverso».

Johnson è un po' mancato nei momenti chiave...

«È l'unico giocatore che può cambiare la partita, ha avuto pochi palloni in mano, ma è stato molto ben difeso da Trieste. Con le buone o con le cattive un terzo tempo non te lo fanno fare; dobbiamo fare un corso accelerato per abituarci a questi finali e a questo tipo di campionato».

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