Dalmasson: «Nello sprint le energie erano finite»

Il tecnico non fa drammi: «Abbiamo tenuto dignitosamente per trentacinque minuti, poi Ravenna è stata più lucida. E ora speriamo di recuperare qualcuno»

RAVENNA. Coach Dalmasson alla fine della partita arriva dalla stampa per il commento a caldo con espressione tranquilla, come chi è consapevole che più di questo non si poteva fare e che il verdetto va accettato con serenità. Anche perchè Ravenna è una sorpresa positiva del campionato tanto quanto l’Alma, ha valore e caratteristiche molto simili a quelli dei triestini e dunque una sconfitta ci può stare. Oltretutto ha vinto esattamente come di solito fa l’Alma, sprintando con i suoi uomini migliori tenuti a riposare in panchina e gettati nella mischia nelle fasi decisive. Stavolta l’Alma non ha potuto farlo. «È stata una partita giocata al massimo delle nostre possibilità di questa sera (ieri, ndr) - esordisce il tecnico -. È stata evidente la differenza di energie delle due squadre negli ultimi minuti e questo fatto secondo me ha determinato l’esito finale della partita».

E non si attacca neanche alla facile attenuante delle assenze importanti, non cerca scuse nella sua analisi. «Dispiace per la sconfitta, ma la squadra era questa e dobbiamo valutare ciò che ha fatto nella partita questa squadra, inutile parlare di chi non ha giocato. Chi è stato della partita qui a Ravenna ha tenuto dignitosamente il campo per trentacinque minuti e poi le energie sono venute meno. Ravenna ha avuto la possibilità di ruotare molti più giocatori e questo fatto l’ha portata alla fine ad avere uomini molto più lucidi e quindi in grado di fare scelte migliori delle nostre».

Una vittoria sarebbe stata quasi decisiva, la sconfitta mette l’Alma nella necessità di tenere i romagnoli dietro in classifica, perchè a parità di punti la differenza canestri negli scontri diretti la penalizza. Bisogna voltare pagina e ricominciare a lavorare guardando avanti e non più a ciò che è stato. «Come abbiamo sempre fatto, del resto - puntualizza Dalmasson -. Anche dopo le vittorie. Si ricomincia, si lavora e speriamo anche di poter recuperare qualche giocatore, perchè il problema non è tanto quello della partita, quanto essenzialmente quel che concerne la gestione degli allenamenti durante la settimana. Ormai sono tanti giorni che stiamo lavorando in una situazione di precarietà, quanto non addirittura di emergenza. Però non drammatizzo, questa cosa fa parte del cammino di ogni stagione». Capita a tutti, può capitare anche all’Alma Trieste. L’importante è tenere la barra dritta. (ma.co.)

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