Dario Hübner a San Giovanni ospite di “Campionissimi” racconta il calcio ai giovani

PIACENZA-UDINESE IL GOL DELL 1-0 DI HUBNER FOTO GUATELLI
PIACENZA-UDINESE IL GOL DELL 1-0 DI HUBNER FOTO GUATELLI

TRIESTE

Un principe del goal alla corte di Campionissimi. Dario Hübner, ex attaccante di Cesena, Brescia e Piacenza, è quest'anno l'ospite del camp in programma sul terreno di Viale Sanzio a San Giovanni, teatro della ventesima edizione dell'iniziativa a carattere giovanile ideata da Matteo Medani e targata Associazione Turistica Alpe Adria.

Hübner incontrerà i giovani di Campionissimi nella mattinata di mercoledì 15 luglio, attorno alle 10, intrattenendosi con la stampa e con i tecnici che animano le giornate a base non solo di calcio ma di giochi, intrattenimento e altre attività all'aria aperta.

Classe '67, nato a Muggia, Hübner ha rappresentato una sorta di fenomeno di periferia sulle grandi ribalte degli anni novanta, lasciando prima il segno a suon di reti in serie C e B e debuttando poi a trent'anni in A con la maglia del Brescia, tra l'altro andando in rete all'esordio a San Siro contro l'Inter. Il capolavoro di Dario Hübner avviene tuttavia nella stagione 2001-02, quando approda al Piacenza, neo promosso in A, con cui vincerà la classifica cannonieri all'età di 35 anni realizzando 24 reti, primato condiviso con lo juventino Trezeguet. Dario Hübner attualmente condivide con Igor Protti un record speciale nell'ambito del calcio italiano, quello di aver vinto tre volte la classifica dei cannonieri ma in tre diverse categorie, dalla serie C alla A, con Fano, Cesena e appunto Piacenza. Fisicità, corsa, un certa attitudine alle risoluzioni da contropiede e inevitabile fiuto da rete, dote che parla di circa 300 stoccate realizzate in carriera.

La storia di Hübner, ex carpentiere di Muggia, affascina tuttavia al di là dei numeri e dei primati e rievoca un calcio romantico, espresso tra passione e poco divismo: «Abbiamo pensato che un esempio come il suo possa essere positivo per i bambini che sognano una grande avventura nel calcio – ha premesso Matteo Medani, ideatore di Campionissimi – la sua storia è particolare e la sua carriera è stata eccellente, senza contare che si tratta di un giocatore nato nel nostro territorio, cosa che lo rende ancora più speciale. Per questo Hübner rappresenta un modello di calcio forse lontano dai temi del momento – ha aggiunto Medani – e proprio per questo degno di essere conosciuto e raccontato ai giovani».

A Campionissimi sono approdati intanto anche altri nomi partiti dalle platee locali, anzi, dalla scuola calcistica sangiovannina, da Princivalli a Vittorio Russo, sino ai fratelli Forte e a Maracchi. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo