Daris da Parigi ritorna a casa Allenerà il Don Bosco

TRIESTE

È tornato alla casa-madre, dopo una stagione spesa all'estero, tra cattedra universitaria e basket vissuto all'aperto. Luca Daris è il nuovo allenatore del Don Bosco nella C Silver, (ri)approdato dalle parti di via dell'Istria per sostituire, o meglio, continuare il lavoro avviato da Gabriele Gilleri, a sua volta passato alla cura della formazione Under 18 regionale e della U16 di Eccellenza.

Rapporto indissolubile quello tra Daris e il sodalizio salesiano, scandito da lustri di incarichi, legami, progetti e ritorni. Insomma, salesiano a vita si direbbe, anche quando le strade sembravano apparentemente lontane o in parte osteggiate da altri orizzonti di vita. Si, perché Daris è reduce da una esperienza in Francia, vissuta nell'altra sua veste, quella di docente e ricercatore nel campo della Filosofia Politica all'Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi, sul tema "Simbolismo ed esoterismo nella Rivoluzione Francese", tratto dal suo testo "Le feste rivoluzionarie simboliche della tradizione egizia nella Francia giacobina (1793/1794)" .

Le disquisizioni sulle ritualità tolemaiche e faraoniche lasciano ora il posto a tabelle di preparazione atletica, schemi, giovani da valorizzare e "senatori" da motivare. Altra filosofia quindi, per il ritrovato coach salesiano: «Possiamo parlare di una filosofia tradizionale del Don Bosco, rivolta essenzialmente alla crescita giovanile - ribadisce Daris - un lavoro che porterò avanti sulla falsariga di quanto ben avviato da Gilleri». Mercato al minimo sindacale. Il vivaio proporrà l'aggregazione di Stefano Longo, classe 2000, ala di 190 cm, mentre il sogno, nemmeno troppo proibito, riguarderebbe il ritorno all'ovile di Schina, giocatore con cui il Don Bosco potrebbe alzare la fatidica asticella e guardare oltre ad una tranquilla salvezza. —