Della Gala, l’arbitro di cinquanta finali dei tornei amatoriali

Nel settembre del 1996 fu la sua prima volta, lo fece bruciando molto velocemente le tappe. Il 27 marzo del 2019 è stata la sua cinquantesima. Parliamo di finali dirette in tornei amatoriali di quel calcio che a Trieste conta circa 3000 iscritti.
Franco Della Gala è uno dei migliori arbitri del circuito, uno che in 23 anni di fischiate si è fatto decisamente apprezzare. Grande padronanza del regolamento, posizione sempre impeccabile in campo, il giusto dialogo con calciatori e dirigenti. «Tutto era cominciato come una scommessa - racconta Della Gala - perché volevo capire come fosse il calcio visto dall’altra parte dopo i tanti anni da giocatore. Perciò devo ringraziare Alberto Vario, allora presidente della Sezione Arbitri Coppa Trieste e ancora oggi quando lo rivedo lo guardo con grande ammirazione».
Franco aveva iniziato a dirigere il 15 febbraio del 1996 e a distanza di 7 mesi gli fu affidata la prima finale. «Era il Memorial Quaia - continua l’arbitro - e a San Luigi era una serata piovosa. Di fronte l’Abbigliamento San Sebastiano di Eugenio Vitturi e l’Acli San Luigi di Orlando Paludetto. Finì 6-5 ai rigori per il San Sebastiano». E, scherzi del destino, anche in questa cinquantesima finale il risultato è stato di 6-5, stavolta la kermesse è il Torneo Asi Over 30/Sportest, a vincerla sono stati i kosovari del Caldo Fresco sulla Diodicibus Immobiliare. Arbitraggio senza sbavature con un rigore (netto) assegnato. «Ringrazio quelli che con rispetto e professionalità mi sostengono, tra questi l’organizzatore Lino Inciso, Enzo Esposito presidente del gruppo arbitrale, Fabio Schiavon che è il responsabile di sezione e l’amico Max Bagattin». Della Gala è stato per 16 anni designatore ed è tuttora vice presidente e responsabile amministrativo della Sezione Arbitri Asi.
Nella sua carriera ha arbitrato oltre 4mila partite, numeri da capogiro. Diversi gli arbitri, quelli “veri”, che ha ammirato in passato e ammira nel presente. «Tra quelli di ieri, Linemayer (Aut), Vautrot (Fra), Diaz Vega (Spa) e gli italiani Collina ed Agnolin. Oggi mi piacciono Kuipers (Ola), Cakir (Tur) e Brich (Ger)». Della Gala, 51 anni, ha sicuramente ancora tante finali ancora da dirigere. In campo si diverte tantissimo, una caratteristica purtroppo sempre meno frequente nelle giacchette nere. —
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