Di Somma, un dottore alla corte di Piccardo «Ho molte passioni»

TRIESTE. Imprenditore di bikini e focacce cresciuto ad acqua clorata e Genoa.
Ecco l'identikit che non ti aspetti del 28enne Alessandro Di Somma, il nuovo giocatore universale della Pallanuoto Trieste. Un funambolo a 360°, tanto in piscina, quanto fuori dall'acqua.
FAMIGLIA Quella dei Di Somma è la storia di tre fratelli genovesi che grazie all'interesse dei genitori si avvicinano per caso alla pallanuoto.
«Io e Roman, di due anni più grande, abbiamo iniziato alla Sturla, società storica della waterpolo ligure. Perché la pallanuoto? Mio padre è medico e nuota, nel senso che sta a galla. Non c'era nessuno nella mia famiglia che avesse praticato questo sport. Abbiamo iniziato con l'idea che la pallanuoto fosse una disciplina salutare e virtuosa. Oggi a 28 anni sono qui a Trieste, a vivere una splendida avventura "a causa" di uno sport che ti crea una splendida dipendenza».
DIESEL Ma dire Di Somma significa dire Bogliasco. Con questo sodalizio il fratello maggiore Roman vince due titoli nazionali Junior. Alessandro diventa col passare degli anni il leader indiscusso della prima squadra tanto da esserne il capitano. E alle spalle dei due ecco emergere il giovane Edoardo, classe 1996.
«Se io sono un diesel, e come dico sempre "il bello per me deve ancora arrivare", Edo è sicuramente l'enfant prodige che ora ha la possibilità di giocare con la squadra più forte del mondo: la Pro Recco», sentenzia Alessandro.
Gelosie o soddisfazione per il fratellino? «Assolutamente gioia nel vederlo a questi livelli. Gli auguro di vincere un sacco di scudetti. Io e Roman ci siamo accontentati di titoli nazionali giovanili, anche se io ho ancora molto da dire. Per questo sono venuto a Trieste».
GENOA Alessandro Di Somma sta apprezzando sempre più le similitudini tra la sua Genova e la sua nuova città.
«Vivo vicino alle rive, mi addentro per le vie della città vecchia, o in piazza Unità, e devo dire che è una città fantastica. Non ho nostalgia di Genova. E poi dovreste vedere che gruppo stiamo costruendo, ma non voglio sbilanciarmi perché sono scaramantico».
Lui che è stato per anni il capitano del Bogliasco ha la fissa della compattezza della squadra. Dentro ma anche fuori dalla piscina. Ed è così, durante una cena in una nota pizzeria triestina, che qualche sera fa, quasi per magia, si è trovato faccia a faccia con i tifosi del suo club calcistico.
«E' stata una cosa surreale: ci siamo seduti al tavolo e a un certo punto è partito il coro del Genoa. Io sono nato con quelle parole e con quella musica. La mia famiglia è genoana sfegatata. Scoprire che c'è un Genoa club Trieste peraltro molto attivo è stato come una conferma dall'alto: affrontare questa avventura è stata una scelta giusta».
DOTTORE Alessandro Di Somma non è però solo un giocatore di pallanuoto con la passione per la sponda calcistica rossoblù di Genova.
L'universale di Stefano Piccardo è un universale anche fuori dall'acqua.
«Accanto allo sport ho sempre coltivato altre passioni, pensando al mio futuro. Mi sono laureato all'Università di Genova in Economia aziendale e management, e poi ho iniziato a lavorare. Attualmente sono cotitolare di due società: una che fa costumi da bagno, l'altra è una focacceria».
Insomma uno spirito imprenditoriale che si abbina al grande spirito agonistico che il genovese mette in acqua. Un jolly che - «in attesa di vedere i castelli di San Giusto e Miramare» - è entrato nell'ambiente clorato triestino con una promessa: «Voglio salire in alto con Trieste. Con Piccardo e con questi compagni ho la sensazione che il mio non rimarrà solamente un sogno».
Riccardo Tosques
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