Dopo gli italiani sparisce anche Federer E adesso i riflettori si spostano su Nadal
Senza italiani e privati anche del Re. In poche ore, gli appassionati del Foro Italico hanno dovuto inghiottire due polpette avvelenate. Prima l’uscita in serie di tutti gli azzurri (l’ultimo Fognini, liquidato senza problemi da Tsitsipas) e nella mattinata di ieri l’abbandono di Roger Federer. «Non sono fisicamente al 100% e dopo essermi consultato con il mio team, abbiamo deciso che era meglio non giocare. Roma è sempre stata una delle mie città preferite, spero di tornare il prossimo anno» ha fatto sapere lo svizzero gelando il pubblico degli Internazionali che attendeva con ansia la sfida con Stefanos Tsitsipas nei quarti di finale. Lo scontro generazionale con il ventenne greco è dunque saltato a causa di un problema alla gamba destra del fuoriclasse di Basilea che, evidentemente, ha pagato lo sforzo del giorno precedente nel quale aveva dovuto disputare due incontri per recuperare, come gli altri, il mercoledì di stop totale causato dalla pioggia.
Fuori gioco uno dei protagonisti principali, la scena è stata occupata da Rafa Nadal. Il maiorchino, ancora a secco di trofei nel 2019, prosegue apparentemente senza ostacoli la sua caccia al nono titolo di Roma. Dopo aver lasciato solo briciole agli avversari nei primi due turni, ieri si è sbarazzato anche di Verdasco in un derby spagnolo che è stato in bilico solo nel primo set. Nadal ha iniziato male andando subito sotto 1-3, sbagliando quasi tutto, per poi recuperare a fatica fino al 4-4. Al nono game la svolta del match. Il numero due al mondo ha sventato, sullo 0-40, tre break point che avrebbero portato Verdasco in vantaggio e con il servizio a disposizione per chiudere il set. Superato lo scoglio e con il vento a favore del 5-4, Nadal ha vinto il primo set per poi travolgere il malcapitato connazionale nel secondo: 6-0. Oggi, nella prima semifinale, la stella spagnola avrà l’occasione per prendersi una immediata rivincita su Tsitsipas che lo ha battuto a Madrid. La sfida lo vede favorito («Se gioco il mio tennis non ho problemi» ha detto sicuro in conferenza stampa), ma il giovane greco, che ha anche potuto riposare, è un osso duro e si sta confermando il talento emergente più solido della sua generazione. Nadal non sta giocando benissimo e deve ridurre il suo margine di errore, soprattutto a rete, perché altrimenti la partita rischia di ingarbugliarsi. Dall’altra parte del tabellone, a guadagnarsi l’anticamera della finale è stato Diego Schwartzman che ha battuto nettamente Kei Nishikori con il punteggio di 6-4, 6-2. Numero 24 del ranking, Schwartzman, che è uno dei giocatori meno fallosi e più tenaci del circuito, ha portato avanti la gara con regolarità, sfruttando i troppi errori del giapponese, numero 6, e riuscendo a tirarsi fuori, come era riuscito a fare nel match con Berrettini, da un paio di brutte situazioni nel primo set. Intanto, il giorno dopo la sconfitta, sono arrivate le scuse di Fabio Fognini che, indispettito per lo stato dei campi e per gli orari delle partite, aveva invitato il direttore degli Internazionali, Sergio Palmieri, a dimettersi. —
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