La Pallacanestro Trieste e la passione ritrovata
Il film di una stagione che ha riportato gioia, divertimento e senso di appartenenza tra squadra e popolo biancorosso. Le Final di Coppa Italia straordinaria vetrina

Una stagione importante, servita per consolidare il ruolo di una Pallacanestro Trieste promossa come una delle sorprese più belle di questa stagione. Entrata sin dalla prima giornata con entrambi i piedi nella zona playoff, trascinata da un pubblico entusiasta che si è confermato, in termini di presenze, sul podio dietro solamente alle inarrivabili Olimpia Milano e Virtus Bologna.
Un entusiasmo contagioso, merito di Paul Matiasic, presidente sempre presente, attento alle esigenze della sua creatura e capace di investire una cifra significativa garantendo alla società uno dei budget più sostanziosi del campionato, di Michael Arcieri, bravo a costruire un gruppo fatto da uomini, prima ancora che da giocatori, di assoluto livello e di una squadra capace di creare all'interno dello spogliatoio un legame forte che è stata preziosa benzina nei rari momenti di difficoltà.
Un mix vincente dal quale è scaturito un sesto posto che ha regalato alla Pallacanestro Trieste il secondo miglior risultato nella sua storia dopo la stagione 1993/1994 griffata Stefanel e una qualificazione a una coppa europea, la Basketball Champions League che mancava in città dalla Uleb del 2002/2003.
Avvio con il botto
Si parte contro i campioni d'Italia, esordio al PalaRubini contro l'Armani Milano del triestino Stefano Tonut. Di fronte allo scontato sold out, Trieste diverte ed emoziona. Finisce 84-78 con il trio delle meraviglie, Ross, Valentine e Brown che ne mette 59 dando una grande impressione di solidità. Dopo le vittorie in trasferta contro Napoli e Tortona, arriva la prima sconfitta. Al PalaRubini, senza Ross ma con l'esordio di Justin Reyes, la Unahotels Reggio Emilia passa 97-85. Il riscatto, pronto e convincente, la settimana dopo al PalaVerde: con un Ross tirato a lucido, da 30 (punti) e lode, la Pallacanestro Trieste si impone 100-95 bissando poi in casa, 107-81 contro Varese. Sei giornate, dieci punti in classifica, la formazione di Jamion Christian è assieme all'altra neopromossa Trapani la rivelazione di inizio stagione.
Mini crisi
A cavallo tra novembre e dicembre, complice un calendario complicato, arrivano quattro sconfitte di fila. Trieste perde a Trento, contro Trapani, a Sassari e in casa contro Brescia. La settimana dopo si va a Bologna senza Brown e senza grosse speranze e invece, nonostante la prematura espulsione di Valentine (antisportivo e tecnico in rapida successione), biancorossi capaci di infliggere alla Virtus l'unica sconfitta casalinga di questa stagione. Ruzzier ispira, Ross mette a segno i colpi del ko e il 70-78 è servito.
Verso la Coppa Italia
Finale del girone d'andata con la vittoria su Cremona, il passo falso con Venezia e il doppio successo a Scafati e con Pistoia. Si gira a 18 punti con il 60% di vittorie. Di bene in meglio perchè il girone di ritorno si apre con il botto. Con una delle prestazioni più convincenti della stagione, Trieste passa a Reggio Emilia. Al PalaBigi finisce 96-81, vittoria preziosa perchè garantisce ai biancorossi anche il vantaggio della differenza canestri nello scontro diretto. La sconfitta a Milano, il successo con Tortona e il 93-90 con cui la Germani Brescia si impone al PalaLeonessa accompagnano la Pallacanestro Trieste alle final eight di Coppa Italia.
La vetrina torinese
Nella splendida cornice della Inalpi Arena di Torino, il quarto di finale contro Trapani è uno dei momenti più significativi della stagione. Trieste soffre ma grazie a una magia di Jeff Brooks vince in volata 74-72 centrando una splendida semifinale. Nella quale, complice ance l'infortunio di Valentine e un paio di ingenuità nel finale, nonostante un monumentale Michele Ruzzier si arrende 82-79 alla Dolomiti Energia Trento.
La volata finale parte a marzo senza Valentine ma con i fondamentali successi contro Treviso e Scafati poi, dopo la debacle a Trapani, il capolavoro contro la Virtus Bologna (85-78), il successo di Pistoia 89-69 e quello contro Napoli 109-82. Sorride la classifica, 32 punti a quattro giornate dalla fine, le ultime sfide servono per difendere il sesto posto dal ritorno di Reggio Emilia e Venezia. Il 19 aprile, data che resterà nella memoria per la sconfitta contro Trento ma soprattutto la squalifica del campo precede le vittorie contro Cremona e Sassari che consegnano a Trieste il sesto posto e la qualificazione alla Champions League.
Play-off
E siamo ai giorni nostri, alla serie contro Brescia che chiude la stagione biancorossa. Per la formazione di Jamion Christian, un solo squillo in gara-due, troppo poco contro un'avversaria solida che ha senza dubbio meritato la qualificazione e la possibilità di proseguire il suo cammino in questa stagione.
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