Dopo quattro mesi è vittoria al Rocco

Battuto il Tamai in dieci con i gol di Puka e Di Dionisio
Di Ciro Esposito
Foto BRUNI 07.02.16 Unione Calcio-Tamai
Foto BRUNI 07.02.16 Unione Calcio-Tamai

TRIESTE. I giocatori alabardati salutano la tribuna che dedica a loro il classico U-nio-ne. Non succedeva con tanta convinzione da tempo. Non accadeva anche perché la Triestina non raccoglieva i tre punti al Rocco dal giorno della Barcolana (1-0 al Mestre). Ieri è successo che, nella prima partita dopo il triste D-Day del terzo fallimento in poco più di vent’anni, l’Unione abbia trovato la vittoria per 2-1 sul Tamai e ha ritrovato una parte del suo pubblico che non è arrivato in massa e come annunciato senza i ragazzi della Furlan. Troppe le delusioni degli ultimi anni, troppe ancora le incognite sull’evoluzione del fallimento e sul futuro sportivo della squadra cittadina. Ma chi ha risposto presente (mezzo migliaio circa) ha comunque lanciato un segnale. Ci sarà ancora bisogno della loro generosità e di quella di altri.

Generosità che non è mancata nelle gambe e nelle teste dei giocatori. E questa non è una novità in questa stagione di abbandono e confusione. L’Unione ha giocato peggio che in altre partite, ha avuto anche un pizzico di fortuna ma ha meritato la vittoria contro un Tamai che veleggia sui 40 punti. I friulani hanno dato una spinta agli alabardati. L’aiuto inaspettato è arrivato al 19’ quando il bomber avversario Diaw si è tolto di mezzo per una testata a centrocampo su Galasso. Giocare in superiorità numerica è stato un toccasana per una squadra comunque impostata con equilibrio (solo due punte Cucchiara e Bradaschia) ma capace, proprio con quest’ultimo, di sprecare un rigore concesso due minuti prima dell’espulsione. Una squadra capace anche di andare in gol al 22’ con una zuccata del diligente albanese Puka e di farsi rimontare al 40’ da un’incornata di Giacomini. La staffilata deviata di Di Dionisio ha messo il match sui binari giusti o comunque è stata sufficiente a far respirare Piscopo e soci.

Il match comincia con una formazione diversa rispetto alle precedenti uscite. Ci sono Loperfido e Galasso, Miani sostituisce lo squalificato Crosato e il centrocampo è più denso con Di Dionisio, Puka e appunto il giovane Loperfido con Dalla Riva in grado di spingere a sinistra. Cucchiara dimostra di essere combattivo ma impacciato sotto porta: al 5’ il centravanti cicca una buona palla in area mentre Vezzani (8’) toglie dal sette alla sua destra un bolide di Petris. Cucchiara sbaglia ancora al 10’ (palla fermata sulla linea di porta) e Bradaschia lo imita calciando male sul portiere un penalty fischiato per mani di Faloppa. Per fortuna della Triestina, dopo la cacciata di Diaw, Puka devia di testa una punizione dalla sinistra di Loperfido. Il Tamai reagisce ma subisce l’inferiorità numerica. Ma su corner un colpo di testa di Giacomini rimette in corsa gli ospiti. Ma a sorpresa gli alabardati rimettono la testa avanti grazie a una conclusione da lontano di Di Dionisio deviata da un difensore del Tamai.

Si riparte con i friulani che vanno vicino al pari: su errore in disimpegno di Miani, Petris batte a colpo sicuro ma il palo di sinistra salva Vezzani. Il match scende di tono e ritmo e la Triestina tiene stretto tra i denti il vantaggio. Il giovanissimo Del Bello (40’) fa tremare la traversa, imitati in pieno recupero sull’altro fronte da Sellan. Per il Tamai non è giornata, per la Triestina sì. Dopo mesi di digiuno sul suo campo arriva un sussulto. La zona salvezza è solo due punti più su. Ma sono tanti i problemi tecnici da risolvere. Aspettando le mosse future quello fatto ieri è già un primo passo importante.

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