E dopo il confronto legale con l’ex presidentessa

TRIESTE Due colpi potenzialmente da ko. Due colpi che Sergio Aletti tenterà di “schivare” oggi con l’aiuto dei suoi legali. Nella stessa aula in cui a mezzogiorno verrà discussa la richiesta di...
Lasorte Trieste 30/08/11 - Triestina, Presidente Crisitina De Angelis
Lasorte Trieste 30/08/11 - Triestina, Presidente Crisitina De Angelis

TRIESTE

Due colpi potenzialmente da ko. Due colpi che Sergio Aletti tenterà di “schivare” oggi con l’aiuto dei suoi legali.

Nella stessa aula in cui a mezzogiorno verrà discussa la richiesta di fallimento della “Triestina calcio spa” presentata dal pm Federico Frezza, Sergio Aletti dovrà affrontare poco dopo un’altra battaglia, un’altra guerra.

Gliel’ha dichiarata l’ex fidanzata Cristina De Angelis che non ha mai accettato di essere stata rimossa dalla presidenza della società nello scorso ottobre dall’ex amato, con cui era entrata in rotta di collisione. In un verso lo aveva denunciato negli uffici della Digos per presunte appropriazioni indebite e reati societari; nell’altro aveva presentato un’istanza al Tribunale civile perché fosse annullata l’assemblea della Triestina Calcio spa nel corso della quale Sergio Aletti si era a proclamato “presidente”.

«Questa assemblea è stata convocata nella più completa violazione di ogni norma statutaria ed è quindi non valida. Ribadisco che Sergio Aletti sta prendendo decisione sulla gestione della Triestina non avendone alcun titolo. Bisogna fare in fretta perché la situazione sta precipitando». Questo aveva affermato la presidente Cristina De Angelis dopo essere stata disarcionata dall’ex fidanzato, salito a sua volta in sella. Era la fine di ottobre e l’ex presidente si è rivolta per rivendicare i propri diritti allo studio legale Grande Stevens con sedi a Torino, Milano e Roma, dove lavorano ben 25 avvocati specializzati in tutti i settori del Diritto civile, commerciale e societario. Tra i clienti la famiglia Agnelli.

Ecco, è questo l’”avversario” che oggi darà battaglia a Sergio Aletti nell’aula del giudice Giovanni Sansone. Scopo dichiarato quello di ottenere che in base alla legge la propria cliente rientri in possesso del vacillante “trono” di una società oberata da sei milioni di debiti, la metà dei quali con lo Stato.

Perché Cristina De Angelis abbia voluto iniziare questa battaglia è chiaro a tutti: certo è che ora se vincesse la causa si troverebbe a gestire una situazione terribilmente difficile, con decine di fornitori che bussano alla porta e chiedono di essere pagati.

Certo è che la carica di presidente della Triestina non porta fortuna alle signore. Nel 2006 al vertice della società si era insediata Jeannine Koevoets, moglie all’epoca dell’architetto “honoris causa” Flaviano Tonellotto. Cristina De Angelis ha invece “regnato” all’inizio di questa gestione. Aveva dichiarato di “essersi innamorata assieme a Sergio Aletti del progetto Triestina”. «Ci piacerebbe portare la squadra in serie A, con giocatori buoni e con lo stadio Rocco rivitalizzato dal pubblico» aveva aggiunto. (c.e.)

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