È morto Vilanova, uomo dal dna Barça

Due anni fa aveva visto realizzarsi il sogno della sua vita. Era il 27 aprile e il presidente del Barcellona annunciava che avrebbe sostituito lui Pep Guardiola sulla panchina azulgrana.
Ieri Tito Vilanova è morto. Aveva 45 anni. Da tre anni combatteva contro un cancro alla gola. Da alcuni giorni era ricoverato in ospedale per un repentino aggravamento.
Tito Vilanova, catalano di Bellcaire d’Empordà, era un uomo dal “dna Barça”: sia da giocatore che da allenatore aveva iniziato la carriera proprio nel Barcellona, anche se poi aveva esordito nella Liga, lui che era un centrocampista, nel Celta Vigo. Come tecnico aveva allenato la squadra B del club facendo crescere quella generazione di fenomeni rappresentata da giocatori come Messi, Piquè o Cesc, prima di diventare il braccio destro di Guardiola.
E lì con la prima squadra, lui e Pep avevano sviluppato quel gioco che ha reso unico il Barcellona negli ultimi anni, quel tiki-taka talvolta perfino ossessivo che ha cambiato il moderno gioco del calcio. E così, sebbene fosse già stato colpito da pochi mesi dalla malattia, era apparso scontato che Tito Vilanova prendesse il posto di Guardiola quando quest’ultimo aveva deciso di staccare la spina, di prendersi un anno sabbatico prima di accettare l’offerta del Bayern Monaco.
Ma il sogno, realizzatosi quel 27 aprile 2012 con l’annuncio ufficiale da parte del presidente Sandro Rosell, era destinato a interrompersi bruscamente. A dicembre il tumore si era manifestato nuovamente in tutta la sua aggressività e Villanova era stato costretto a lasciare la panchina per operarsi. A febbraio poi nuovamente aveva dovuto lasciare la squadra per un nuovo ciclo di cure, ma era tornato in panchina a marzo, in tempo per godersi la vittoria nella Liga con il record dei 100 punti in classifica. In estate però un’altra ricaduta, la squadra affidata a Gerardo Martino e lui impegnato solo a curarsi.
Ora che Tito Vilanova non c’è più resta il ricordo di un simbolo del grande Barcellona di questi ultimi anni, di tanti campioni fatti sbocciare e del record dei 100 punti. Il Camp Nou non lo dimenticherà mai.
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