Enrico Samer: «Voglio la squadra maschile della Pallanuoto Trieste tra le prime quattro d’Italia. Le orchette? Anche per loro un futuro da vertice»

TRIESTE. La volontà di (ri)portare in Europa la squadra maschile, fare un campionato di vertice con le orchette e puntare ad avere una gestione a lungo termine della piscina di San Giovanni.
Enrico Samer, presidente della Pallanuoto Trieste, com’è nel suo stile, ha le idee sempre molto chiare sul futuro del suo club.
Samer, iniziamo dal team maschile. Obbiettivo minimo raggiunto, la salvezza. E ora?
E ora si punta in alto. Siamo capitati in un girone in cui un posto per le prime quattro è già virtualmente assegnato alla Pro Recco. Ma l’altro pass ce lo possiamo serenamente giocare con Palermo e Posillipo. Bene essersi salvati, ma io voglio l’Europa.
Quell’Europa che non avete potuto giocare. Brucia ancora la mancata partecipazione a Zagabria?
Essersi qualificati e non avervi potuto partecipare perché eravamo decimati dal Covid brucia ancora tantissimo. Pensi che a un certo punto, essendo senza portieri, ero pronto a rimettere la calottina per scendere in acqua a difendere la porta del mio club… battute a parte, l’Europa è il nostro obbiettivo.
Orchette. Finalmente è arrivata la prima vittoria. Un trampolino di lancio per il prosieguo del campionato?
Quest’anno non ci sono retrocessioni, quindi possiamo giocare per crescere e non per dover fare risultato a tutti i costi. La vittoria col Bogliasco ha tirato su il morale perché ovviamente perdere non fa bene allo spirito. Comunque ho in mente cose importanti per la pallanuoto femminile a Trieste.
Che progetti ha per la waterpolo femminile?
Se per il prossimo campionato avremo le garanzie di poter svolgere regolarmente il campionato, voglio fare una stagione di vertice con un piazzamento importante a livello nazionale. L’ossatura della squadra c’è, ma sto pensando di investire su qualche giocatrice: a Trieste la pallanuoto femminile deve viaggiare alto come quella maschile.
Giovanili. Quanto sta pesando la pandemia sulla crescita delle Under?
Tantissimo. I nostri giovani sono la nostra forza e il nostro futuro. Purtroppo c’è il rischio che perdano l’entusiasmo o si spostino verso altri sport meno penalizzati non potendo giocare: sappiamo come nella pallanuoto la fase di gioco sia davvero importante tanto quanto quella di allenamento.
Piscina di San Giovanni. Il Comune di Trieste si è mosso per creare dei contratti trentennali per la gestione degli impianti sportivi. Che ne pensa?
Senza la gestione della piscina di San Giovanni, Trieste non si potrebbe permettere la pallanuoto. È la nostra casa, dove crescono i nostri giovani e dove si sviluppa il motore del nostro club. Posso già dire che la Pallanuoto Trieste, con un eventuale contratto trentennale, è pronta ad impegnarsi a lungo termine con investimenti e ammodernamenti della piscina.
“Trieste Campus”. A che punto è il progetto che coinvolge anche la Pallanuoto Trieste?
La delibera è pronta e in marzo dovrebbe ripartire l’iter bloccatosi solo temporaneamente. Il progetto ha una grande valenza per il nostro club vista la vicinanza della cittadella alla piscina “Bruno Bianchi”. Riqualificare tutta l’area avrebbe un valore sportivo e sociale altissimo. La Pallanuoto Trieste è pronta a fare la sua parte.
Riproduzione riservata © Il Piccolo