F1, anche Briatore pessimista su Schumacher

«Se non ci sono news sul suo recupero non è una bella notizia. La Ferrari? Va ristrutturato il team»
Foto LaPresse.FOTO DI REPERTORIO.04/06/2014.Schumacher, non avremo pi buone notizie....FILE - In this May 15, 1994 file photo, Benetton team manager Flavio Briatore, right, hugs German driver Michael Schumacher, foreground, after his victory in the Formula One Monaco Grand Prix. On Wednesday, Sept. 16, 2009 Renault said managing director Flavio Briatore and engineering chief executive Pat Symonds are leaving the Formula One team, and that it will not dispute charges that Nelson Piquet Jr. was ordered to crash in a race. Renault has been summoned to Paris by governing body FIA to answer a charge that Piquet Jr. was told to crash at last year's Singapore Grand Prix to improve teammate Fernando Alonso's chances of victory. The Spaniard won the race. Renault said it "will not dispute the recent allegations made by the FIA concerning the 2008 Singapore Grand Prix. (AP Photo/Lionel Cironneau, files)
Foto LaPresse.FOTO DI REPERTORIO.04/06/2014.Schumacher, non avremo pi buone notizie....FILE - In this May 15, 1994 file photo, Benetton team manager Flavio Briatore, right, hugs German driver Michael Schumacher, foreground, after his victory in the Formula One Monaco Grand Prix. On Wednesday, Sept. 16, 2009 Renault said managing director Flavio Briatore and engineering chief executive Pat Symonds are leaving the Formula One team, and that it will not dispute charges that Nelson Piquet Jr. was ordered to crash in a race. Renault has been summoned to Paris by governing body FIA to answer a charge that Piquet Jr. was told to crash at last year's Singapore Grand Prix to improve teammate Fernando Alonso's chances of victory. The Spaniard won the race. Renault said it "will not dispute the recent allegations made by the FIA concerning the 2008 Singapore Grand Prix. (AP Photo/Lionel Cironneau, files)

ROMA. Dalle parole brutali di Gary Hartstein di qualche giorno fa, al pessimismo di Flavio Briatore. Ad oltre cinque mesi dal tragico incidente sugli sci, la speranza di rivedere in piedi Michael Schumacher sembrano affievolirsi ogni giorno di più.

In assenza di notizie certe sulle condizioni attuali del sette volte campione del mondo di Formula 1, a pesare sono le dichiarazioni di chi lo conosceva bene. Dopo il «non avremo mai più buone notizie» dell'ex delegato medico per la F1 della Federazione automobilistica internazionale, ecco quelle del suo scopritore e “padre sportivo”: «Non ci sono news - afferma l'ex manager Renault - anche perchè la famiglia è molto chiusa, non comunica. Sicuramente non essendoci news non è una good news».

Una esternazione, quella di Flavio Briatore, che trova un riscontro con il fatto che l'ultima comunicazione ufficiale sullo stato di Schumi risale a circa due mesi fa con la portavoce storica del tedesco, Sabine Kehm, che parlava di «piccoli progressi che ci fanno coraggio». Progressi in qualche modo offuscati dalla mancanza di notizie fresche su quanto sta accadendo in quella stanza dell'ospedale di Grenoble dove l'uomo dei tempi d'oro della Ferrari è ricoverato dallo scorso 29 dicembre quando la sua vita fu improvvisamente sconvolta da un tragico quanto banale incidente con gli sci sulle nevi di Meribel.

Dal dramma di Schumacher, Briatore passa alla crisi della Ferrari dopo la brutta gara in Canada: «Quest'anno la Ferrari è in crisi profonda e - spiega l'ex manager della Renault - ha perso la possibilità di recupero. La Ferrari paga anche la location, Maranello non è sicuramente il centro del mondo tecnologico, è l'Inghilterra. Io credo che la Ferrari è in un momento molto, molto difficile, ci vuole una profonda ristrutturazione del team». Uomini sbagliati? «No - assicura Briatore - è un fatto di organizzazione, noi sappiamo esattamente chi sono i bravi, e difficilmente i bravi vengono in Italia».

Chiusura di Briatore sulle nuova e molto criticata Formula 1: «non mi piace questa nuova Formula Uno. Non è la nostra formula uno, è un'altra formula uno, che può piacere o no. Non è più uno sport di gladiatori, è uno sport di ragionieri. Un pilota dentro la macchina deve fare i suoi conti invece di dare sportellate e vincere le gare».

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