Fernandez: «Allianz, crediamoci. Il pubblico sarà il sesto uomo»

Il Lobito ottimista sui nuovi innesti: «Si sono inseriti nel gruppo, basta avere pazienza. A Varese è mancata solo la continuità. Milano nonostante le assenze è fortissima»
Lasorte Trieste 19/01/20 - Basket, Serie A, Openjobmetis Varese - Allianz Trieste, Foto Lasorte / Ciamillo
Lasorte Trieste 19/01/20 - Basket, Serie A, Openjobmetis Varese - Allianz Trieste, Foto Lasorte / Ciamillo

TRIESTE Sta vivendo il passaggio tra la vecchia e la nuova Allianz cercando di gestire la transizione. Come nella caratteristica precipua del suo ruolo, Juan Fernandez lavora per dare punti di riferimento ai nuovi compagni di squadra cercando di rendere più facile e veloce possibile il loro ambientamento in un gruppo che deve ricreare equilibri e gerarchie.

A Varese, nonostante la sconfitta, qualcosa di positivo si è visto: l'obiettivo adesso è completare nel più breve tempo possibile il processo di adattamento per andare a caccia dei punti salvezza.

CAMBIAMENTI: «Per noi come per tutti i tifosi, sono state settimane piene di novità - racconta Fernandez - Gli arrivi di Washington, Hickman e Cervi da una parte, la partenza di Elmore e le voci di mercato su altri compagni di squadra dall'altra hanno evidentemente modificato la nostra quotidianità. Sono cambiati alcuni compagni di squadra, quello che non è mutato è il nostro obiettivo. La società, rinforzando la squadra, ci ha dato un segnale, quello che dobbiamo fare è lavorare per tornare a vincere nel più breve tempo possibile».

CARATTERISTICHE: «Sono arrivati tre giocatori che, in comune, hanno esperienza e conoscenza del nostro campionato - sottolinea il Lobito - Hickman e Washington devono ritrovare quel ritmo partita che, complice il fatto di essere stati fermi per un po' di tempo, non possono avere in questo momento. Cervi è sicuramente più pronto, a Varese ha fatto vedere di poter dare qualcosa alla nostra squadra. Se dobbiamo dar loro un po' di tempo prima di poter esprimere una valutazione tecnica compiuta, posso sottolineare la capacità che hanno avuto di inserirsi nel gruppo. Sono ragazzi tranquilli che hanno risposto in maniera positiva e sin dal primo giorno alle metodologie di lavoro che proponiamo qui a Trieste».

ALLIANZ 2.0: Come cambierà la squadra con l'inserimento di tre giocatori che avranno, sempre di più, un peso importante nelle rotazioni? «Non dobbiamo pensare a come cambierà Trieste con il loro arrivo - spiega Fernandez - perchè saranno loro ad adattarsi al nostro sistema di gioco. In questo senso a Varese qualcosa di positivo si è visto. Abbiamo giocato una buona pallacanestro a tratti, quello che dobbiamo trovare è la continuità di rendimento offensiva e difensiva nell'arco dei quaranta minuti. In questo senso spero che la settimana di lavoro che stiamo affrontando possa permetterci di crescere e darci quelle sicurezze sul campo che domenica scorsa, in alcuni momenti, sono mancate».

ARRIVA MILANO: Quale Armani sarà in campo contro l'Allianz? Domenica scorsa, sul parquet di Brescia, Ettore Messina ha preservato Rodriguez e Scola in vista del match che domani pomeriggio, a Instanbul, vedrà l'Olimpia sfidare il Fenerbahce nell'ottica play-off di Eurolega. Milano è ottava con 10 vittorie e altrettante sconfitte, la formazione di Obradovic è decima con due vittorie in meno: sarà battaglia su un campo che si preannuncia piuttosto caldo. Meno di 48 ore dopo l'Armani sarà sul parquet dell'Allianz Dome. «Non so che Milano ci troveremo ad affrontare - sottolinea Fernandez - ma qualsiasi squadra schiererà Ettore Messina sarà competitiva. Noi abbiamo certamente un calendario difficile, prima Milano poi Sassari e Brescia ma il numero di partite che mancano alla fine della stagione si sta assottigliando e dobbiamo cercare di sfruttare tutte le occasioni. Dobbiamo credere in noi stessi, aver fiducia nelle nostre possibilità, lottare e cercare di fare meglio possibile».

EFFETTO DOME: Il tutto esaurito manca dalla passata stagione. Quale occasione migliore per tornare a far diventare l’Allianz Dome quel fortino quasi inespugnabile che è stato tra i segreti dello scorso campionato? Per i tifosi Milano è sempre stata la "matrigna cattiva", la rivalità è sentita, l'occasione di far punti battendo proprio gli acerrimi nemici un boccone troppo gustoso per essere lasciato sul piatto. «Credo che sia il momento in cui i nostri tifosi devono starci vicini - conclude Fernandez - Abbiamo bisogno del calore della gente e del supporto di un ambiente che sappiamo può diventare un fattore. Penso di conoscere ormai abbastanza bene questa città e la sua gente, sono convinto che domenica i tifosi non ci lasceranno soli e saranno ancora un fattore per cercare di dare l'assalto alla corazzata Armani». —


 

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