Gallinari super eroe l’Italia doma la Russia

Il Gallo fa pentole e coperchi nel 68-63. Partita dai due volti
Di Matteo Contessa
Lasorte Trieste 30/08/15 - PalaTrieste, PalaRubini, Basket, Italia - Russia
Lasorte Trieste 30/08/15 - PalaTrieste, PalaRubini, Basket, Italia - Russia

TRIESTE. L’Italia batte per 68-63 la Russia e vince il Trofeo “Città di trieste”. Per un tempo, il primo, ha ritrovato la squadra di Pianigiani, quella che negli anni scorsi l’ha condotta fino a quest’Europeo gonfio di speranze. e nella ripresa, quando l’incantesimo si è rotto, ha ritrovato il leader: Danilo Gallinari. Capace di fare scudo con il proprio petto all’intera Russia e di portare per mano gli azzurri alla vittoria. ed è stato bello vedere che nel momento decisivo, quando qualcuno doveva pur aiutarlo a chiudere i match, si sia fatto avanti Belinelli, l’altra nostra punta: due rasoiate, 5 punti e nel nell’ultimo minuto il risultato è stato definitivamente capovolto. Bene così, per stasera. Considrando che non c’erano Datome e Bargnani, è una vittoria che vale. Non tutti i problemi sono risolti, ma a tratti si è visto il gioco che il Ct ha in mente.

Inizio con Gallinari show, 8 punti dei 12 italiani nei primi 4’45” e l’Italia va sul 12-7, con i russi che dopo 3’52” hanno già perso il bonus falli. Lo starting five, con Cusin centro e Gallinari ala forte è ben assortito e soprattutto il Gallo con il suo dinamismo e il tiro da lontano mette in crisi ls difesa russa. E finalmente si nota qualche azione con circolazione rapida del pallone, come vuole Pianigiani, che apre spazi e permette i tiri piedi a terra dagli angoli o la creazione di corridoi in area per le incursioni dei guastatori in corsa. In avvio di secondo quarto il Ct azzurro cambia praticamente quasi tutto il quintetto, ma il prodotto è lo stesso: buona applicazione in difesa e velocità anche maggiore, con Polonara che continua sull’onda del giorno prima e Melli entrambi proficui sotto la plancia di casa. Il rientro di Belinelli, Gallinari e Cusin crea subito lo strappo, con il segnapunti che sale fino al 31-18 al 14’. Oggi che il test conta davvero la squadra ha un tasso di concentrazione ben diverso, ma è anche l’assetto a premiare: Cusin e Gallinari insieme sono una bella coppia e Hackett in regia garantisce più qualità e velocità rispetto a Cinciarini. Così contro i giovani russi che i migliori non li hanno e patiscono il divario l’Italbasket va senza patemi e soprattutto senza pause. E approda tranquillamente al riposo sul 36-24 che è lo specchio del match.

Parlato troppo presto, ecco che la solita pausa arriva in avvio di secondo tempo. O meglio, è una ripresa ritardata, perchè i giocatori azzurri non hanno il clima partita dentro. Così la manovra diventa meno fluida e rallenta, Cusin con 3 falli torna in panca, Hackett arriva a 4 in un minuto. E la Russia in meno di 8’ piazza il 21-6 di break e va in vantaggio, 45-42. Solo Gallinari,che peraltro fa l’all-round, giocando da centro, ma attaccando da tutte le posizioni, combina qualcosa in avanti e in qualche modo argina la diga russa. Che improvvisamente ha iniziato anche a trovare praterie sull’arco e le sfrutta al meglio con Zubkov e Fridzon. Il palleggio si fa sterile, in orizzontale sull’arco, e l’anello russo diventa lontanissimo. Così il terzo quarto si chiude sul 47-46 per gli ospiti, con un parziale nel quarto di 23-10.

Gallinari diventa un totem, fa l’one man show e si oppone da solo alla Russia. Cercando con insistenza l’uno contro uno in attacco carica di falli gli avversari, fa avanzare il tabellone dalla lunetta, cattura rimbalzi, stoppa perfino. Insomma, è il vero leader della squadra. Però da solo non può vincere e non c’è nessuno che lo assista. È un continuo andare in lunetta da una parte e dall’altra, Vorontsevich e Hackett raggiungono il limite, si va allo sprint in perfetto equilibrio. E a questo punto Belinelli decide che forse il Gallo merita un aiuto: un’entrata, una bomba centrale e ilpunteggio è capovolto, 64-61 a 38” dalla sirena. Dopo l’appoggio di Antonov, la firma la mette però l’eroe di serata: altro 2/2 ai liberi a 20” dalla fine per chiudere lo show. la schiacciata di Polonara sulla sirena è solo per scatenare l’urlo del pubblico.

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