Gegè record, il più stakanovista tra i pali

Il portiere cadetto sempre presente: in 42 partite ha accumulato 4022 minuti
TRIESTE
Altro che pancetta, chili di troppo e notti brave. In questi mesi su Gegè Rossi se ne sono dette tante, ma il portierone alabardato, oltre che con le prestazioni, ha parlato anche con i numeri. E che numeri: Gegè infatti è stato in assoluto il giocatore che è rimasto più tempo in campo in tutta la serie B, ovvero la bellezza di 4022 minuti. Qualcuno potrà obiettare che in fondo si tratta di una gara fra portieri, sono sempre loro quelli che per ovvi motivi non saltano quasi mai una partita e non devono sottoporsi alle logiche del turnover. E allora intanto va detto che di portieri che si sono fatti fra i pali tutte le 42 partite del campionato cadetto ce ne sono solamente quattro.


Oltre a Rossi, infatti, solamente Gillet (Bari), Coppola (Piacenza) e Antonioli (Bologna) hanno totalizzato 42 presenze. Ma per il minutaggio totale contano anche i recuperi ed evidentemente le partite della Triestina sono quelle che sono durate più a lungo. Gegè infatti è in testa nel minutaggio complessivo con 4022 minuti e precede Gillet (4008), Coppola (4004) e Antonioli (3960). In sostanza il portiere alabardato, oltre ai canonici 3780 minuti, se ne è sciroppati anche 242 di recupero (sono quasi 6 minuti a partita), un dato che l’ha fatto decollare in vetta alla classifica. Per uno che al primo errore si è ritrovato addosso accuse di atleta non integerrimo, di buongustaio a cui piace troppo la buona tavola e di uno che non disprezza la dolce vita, è decisamente una bella risposta. Lui, del resto, la risposta a queste accuse l’aveva data l’11 marzo, subito dopo la vittoria interna contro il Cesena: « Io non sono mai stato uno che ha fatto casino in giro - aveva detto - nessuno può avermi visto in giro alle 5 del mattino perché non sono uno che lo fa.


Certo, sono un ragazzo di 28 anni che cerca di divertirsi come è giusto a questa età, ma sempre nella norma: se al sabato dopo la partita si fa l’una di notte non mi sembra ci sia nulla di grave, no?». Già, come dargli torto? Soprattutto quando poi una grossa fetta della salvezza porta il suo nome. E poi questo dato specifico della leadership nel minutaggio, è importante anche per un altro aspetto: qui non si tratta di parate, talento e abilità tecniche, quanto di integrità fisica. È vero, un portiere non è certo sottoposto alla stessa usura dei giocatori che ricoprono altri ruoli, ma quando uno riesce per tutta una stagione a non marcare mai visita, a non far registrare nemmeno un’assenza per dieci mesi, a evitare colpi, dolorini, raffreddori e influenze, e va sempre e comunque in campo esprimendosi ad alto livello, come si può non considerarlo un atleta a tutto tondo?


D’accordo, Gegè è un guascone, a cui piace non solo la buona tavola ma anche scherzare durante l’allenamento con i compagni. Ma questo modo di fare gli ha permesso di superare momenti difficili, compreso quello di un mese fa, quando gli è piovuta sul capo la richiesta di rinvio a giudizio della procura di Napoli per la storia delle scommesse che gli era già costata una squalifica dalla giustizia sportiva. Eppure il suo rendimento non è sceso di una virgola. E adesso? L’unica cosa certa è la ripresa del tormentone: Gegè Rossi resta o se ne va?

an.ro.

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