Gianluca, emozioni azzurre ad appena 14 anni

TRIESTE. Una galoppata entusiasmante as appena 14 anni. Il giovane triestino Gianluca Grison sta vivendo grandi soddisfazioni nel mondo del tennis, dopo un 2011 indimenticabile. Di lui parlano in...

TRIESTE. Una galoppata entusiasmante as appena 14 anni.

Il giovane triestino Gianluca Grison sta vivendo grandi soddisfazioni nel mondo del tennis, dopo un 2011 indimenticabile. Di lui parlano in modo inequivocabile gli ottimi risultati che lo hanno visto salire alla ribalta nei tornei internazionali di Tennis Europe, mettendosi in luce nella sua categoria. Splendono in bacheca i trofei di singolare nella gara di Pescara e la semifinale conquistata a Lecce con l’aggiunta del titolo di doppio. E poi il suo secondo titolo regionale di categoria e a livello Nord-Est, nel circuito giovanile Fit by Lotto, la sua superiorità tra i coetanei nelle prove di Macroarea, sbancando Padova, Trieste e Vicenza. L’unico rammarico riguarda la mancata partecipazione ai Campionati italiani individuali, disertati a causa di uno strappo addominale, gara dove partiva tra i favoriti per il titolo.

Ad ogni buon conto, i rilevanti risultati d’inizio stagione, non sono passati inosservati all’ex Davisman Stefano Pescosolido, selezionatore nazionale degli under 14 che lo ha inserito nel team degli azzurrini impegnati nelle qualificazioni continentali di Sassari, luogo deputato per le gare della Copa del Sol. A consuntivo dell’emozionante esperienza, un positivo esordio con la casacca tricolore che schiudeva, al gruppo italiano, il passaggio alla finale europea nella tana isolana di Rafael Nadal e dove il capitano degli azzurri gli ha assegnato il ruolo fisso di titolare. La scelta del tecnico si è rivelata esatta, perché Gianluca lo ha ripagato vincendo tutti gli incontri in cui era schierato, trionfando in singolo e in doppio.

La crescita del ragazzo ha poi portato alla convocazione al Centro Tecnico Nazionale di Tirrenia, oasi olimpica di livello superiore, nonché sogno perseguito delle verdi leve della racchetta. L’esclusivo invito, ben ponderato dalla famiglia, gli assegna il ruolo d’inquilino stanziale, dove allenatori di rango internazionale e staff di prim’ordine seguono il ragazzo nella sua crescita.

Riproduzione riservata © Il Piccolo