Giappone discontinuo ma piega la Germania

TRIESTE. Il Giappone batte a fatica per 3-2 la Germania e continua a sperare per il passaggio alla terza fase, anche se quella vista a Trieste, abbonata al tie-break del quinto set, è una compagine troppo discontinua e “morbida” in attacco. Nessuna delle due prende il sopravvento: alla potenza e ai centimetri delle teutoniche le giapponesi rispondono con una difesa arcigna, ma con una ricezione inferiore rispetto alle precedenti prestazioni. La Fürst imperversa dal centro e nel turno di servizio della Brinker (che confeziona 2 ace), la Germania scappa 19-14 costringendo Masayoshi ad un doppio time-out. Il Giappone fatica a superare l'argine tedesco e ci pensa Maren Brinker a fare 25-23, sfruttando il vantaggio del muro debole nipponico, con in campo la regista “tascabile” Nakamichi (solo 159 cm.).

Il rapido Giappone sciorina, per il deficit fisico, una maggior serie di combinazioni offensive e, senza la centrale, affida spesso il pallone in centro alla pipe da seconda linea della Sakoda (top-scorer). Non ci si schioda dal copione della parità: le due formazioni procedono a braccetto per tutta la ripresa, sino al 24-24, ma le nipponiche pareggiano su errore Kozuch. Il team giapponese cresce alla distanza, volando dal 15-10 alla conquista del set, mentre le rivali sembrano ancora scosse dal finale precedente. Si rivede però la compagine tedesca nel quarto, con tre muri e ben 10 punti della Kozuch. E' tuttavia di nuovo il Giappone a comandare nella frazione decisiva: 8-5 al cambio, in un match imprevedibile, e sul 14-11 decide il match un muro della Yamaguchi.

Andrea Triscoli