Gli insulti dei bambini, Juve multata

Guidolin: «Un problema di cultura e di educazione del tifo»

MILANO. La Juventus dovrà pagare una multa di 5mila euro a causa dei cori ingiuriosi rivolti dai suoi giovanissimi sostenitori al portiere dell'Udinese Zeljko Brkic nella partita di domenica. Lo ha deciso il giudice sportivo. Circa 12.500 bambini avevano riempito le curve dello Juventus Stadium squalificate per discriminazione territoriale nei confronti dei napoletani. Ma i piccoli tifosi hanno emulato i loro fratelli più grandi con l’urlo «Me...» a ogni rinvio del portiere della squadra friulana.

L’esperienza dei bambini in curva comunque potrebbe essere ripetuta già tra due settimane contro il Sassuolo, quando la Curva Sud sarà ancora squalificata per i cori discriminatori scanditi dagli ultrà bianconeri in Juve-Napoli.

Intanto, sulla vicenda è intervenuto anche il tecnico dell’Udinese Guidolin (l’avversario di domenica scorsa): «Io volevo dirlo già dopo la partita perché mi aveva colpito molto, ma non volevo alzare nessun polverone ed ero stato zitto. Per un club come la Juve che ha tutto di bello, soprattutto da quando ha lo stadio che ti dà l’idea di non essere l’Italia, sentire quella parola ogni volta che rilancia il portiere è davvero fastidioso - ha commentato il tecnico dell’Udinese -. Qui entra in ballo la cultura e l’educazione sportiva. C’è stata emulazione; gli esempi dovrebbero però essere solo quelli positivi. Sentire il vociare dei bambini era bellissimo, tranne sui rinvii del nostro portiere. È stato giusto parlarne - ha aggiunto il tecnico -, perché non è stato assolutamente bello. Dobbiamo lavorare sull’educazione del tifo».

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