Godeas in curva: «Che emozioni Alla fine un sospiro di sollievo»

TRIESTE. Ci sono alcuni denominatori comuni che legano lo spareggio di Dro alla seconda salvezza consecutiva conseguita dall'Unione dovendo giocare i play-out.
Tra questi, il sostegno di alcuni ex giocatori alabardati che un anno fa si sobbarcarono più di trecento chilometri per sostenere l'Unione in Trentino, mentre ieri hanno potuto festeggiare in curva Furlan, assieme al numeroso e caloroso pubblico che ieri ha animato gli spalti dello stadioRocco.
Tra questi Denis Godeas, il bomber che a suon di reti ha trascinato alla salvezza diretta l'Ufm. Per l'Ariete di Medea un'emozione speciale vivere la partita attorniato dai tanti amici triestini.
«E' stato bellissimo seguire la partita dalla curva, non si poteva davvero perdere con un tifo così. Sulla gara posso dire che la Liventina obiettivamente è stata poco pericolosa, dopo l'episodio del rigore inoltre si è incanalata sui binari giusti a favore della Triestina. Non si poteva pensare che una squadra con questo blasone e questa tifoseria possa retrocedere».
Nella storia degli spareggi, molti ricorderanno la doppietta di Godeas a Vicenza, due reti che valsero la permanenza in serie B con Tesser in panchina.
Questa volta per Godeas e per tutti i tifosi giuliani, una gioia (e un tabù sfatato) allo stadio intitolato al Paròn.
«Non bisognava pensare alla scaramanzia, e infatti è finita nel modo giusto. Mi auguro che questo sia solo il punto di partenza per un prosieguo molto più luminoso. La società ha dimostrato che può fare e deve fare molto di più, i tifosi si aspettano delle soddisfazioni e sarebbe anche ora dopo i tanti anni bui trascorsi. La strada tracciata con questa salvezza mi sembra positiva» chiude l’Ariete di Medea.
Soddisfazione e speranze per un avvenire più sereno per la Trieste calcistica, emergono anche dalle parole del mulo purosangue Nicola Princivalli.
«Tiriamo un grande sospiro di sollievo, dopo tutte le vicissitudini si è raggiunto l'obiettivo minimo per poter ripartire in maniera seria. Sono molto contento, so che con la nuova proprietà e con Milanese, dopo tutti i personaggi passati negli ultimi anni, si potrà fare qualcosa di buono».
Infine Zetto, altro volto determinante nella salvezza firmata dai cantierini, da tifoso, con l'Unione sempre incisa nel cuore.
«E' stata una partita complessa, spareggi di questo tipo sono sempre difficili da gestire. Si percepiva la tensione fin dalle prime battute, per fortuna la Liventina non è sembrata granché ed è andata bene così».
Alcune considerazioni sul futuro suo, e delle due società, Ufm e Triestina?
«In questo momento abbiamo qualche incertezza all'Ufm, siamo in attesa di capire quali saranno i progetti che verranno proposti. Se mi confermassero a Monfalcone ci rimarrei volentieri, se mi richiamassero a Trieste ci tornerei ancora più volentieri. L'unica cosa certa, mi piacerebbe giocare ancora in serie D, poi si vedrà. Con Mauro Milanese a Trieste penso che si arriverà a creare qualcosa di serio, e sarebbe ora perché la gente lo merita».
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