Granbassi: «Sono una mamma felice e voglio difendere i diritti degli sportivi»

TRIESTE
Spirito materno e battaglie per i diritti degli atleti. Si colora oramai di questi impegni la nuova vita di Margherita Granbassi, la campionessa triestina di fioretto da tempo lontana dalle pedane ma alle prese con altre forme di stoccate, quelle dirette in chiave umana, sociale o in veste di sindacalista al servizio del CONI.
La campionessa del mondo nel 2008 a Torino e per due volte sul podio olimpico di Pechino vive stabilmente a Roma ma a riportarla a Trieste, oltre al richiamo della Barcolana che la appassiona come quasi tutti i triestini, ci ha pensato per l'occasione un reclutamento (quasi) inedito, quello di presentatrice di un libro, nello specifico "So che un giorno tornerai" di Luca Bianchini, romanzo ambientato a Trieste e raccontato assieme allo stesso autore nel corso di un incontro tenutosi alla Libreria "Lovat".
La Granbassi ha accettato la sfida e ne è uscita piuttosto bene, evitando lo spargimento di sangue della noia al pubblico e aggirando soprattutto l'approccio greve, dando vita ad un "duello" verbale con lo scrittore fatto di brio e assenza di banalità.
E dire che il libro non parlava certo di sport, ma di famiglia, valori, sentimenti, temi per altro cari alla campionessa olimpica, rimasta in prima linea sul fronte sportivo ma dall'altra parte della barricata: «Lavoro con una commissione del CONI che si occupa di diritti degli atleti, specie di quelli che magari hanno terminato o stanno per terminare l'attività agonistica - ha sottolineato Margherita Granbassi - i problemi non mancano e vanno dall'assistenza alla formazione, sino ai progetti che possano supportare lo studio e gli allenamenti».
Insomma, altre sfide, nuovi obiettivi.
Il ricordo della scherma di rango regala grandi ricordi ma non genera rimpianti, si perchè ora gli assalti si giocano anche altrove, sul terreno della famiglia e magari nel campo della cronaca sportiva.
« Sono una madre felice - assicura la fiorettista triestina - cerco di essere la mamma migliore al mondo e credo di essere molto tenace in questo ma anche consapevole quanto sia difficile stare in equilibrio tra il rigore di una educazione e il grande amore. Sto cercando - aggiunge decisa - di crescere anche in questo». L'altra vocazione, quella del giornalismo televisivo, non vuole restare ai box e promette sviluppi, ancora targati Euro Sport, il canale di discipline olimpiche con cui Margherita Granbassi mantiene la collaborazione.
«Ho tante idee in merito - assicura - amo raccontare lo sport, non necessariamente gli aspetti di cronaca ma soprattutto i temi valoriali e i contesti giovanili, un percorso che mi ha portato anche alla collaborazione con il progetto “Allenarsi per il futuro", ideato dalla Bosch Italia - Ranstad, percorso contro la disoccupazione giovanile, orientando le nuove generazioni grazie agli esempi provenienti dallo sport».
Il Granbassi - pensiero non si ferma qui. Per chi anela a consigli in tema di benessere e alimentazione, ecco sfornato il blog " Sport and Words", dove la fiorettista dispensa voci in merito, sul vivere sano e senza rimpianti. Di nessun tipo. —
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