I croati di Trieste pronti a raggiungere Zagabria per vivere in piazza la serata più importante

L’ATTESA TRIESTE Previsioni per il weekend: caldo afoso e code chilometriche sotto il sole per andare oltre confine. Nulla di nuovo per i triestini. In questo caso però saranno soprattutto i croati...
epa06884208 Supporters of Croatia pose for a selfie in front of the Saint Basil's Cathedral on the Red Square in central Moscow, Russia, 12 July 2018. Croatia will face France in their FIFA World Cup 2018 final in Moscow on 15 July 2018. EPA/ZURAB KURTSIKIDZE
epa06884208 Supporters of Croatia pose for a selfie in front of the Saint Basil's Cathedral on the Red Square in central Moscow, Russia, 12 July 2018. Croatia will face France in their FIFA World Cup 2018 final in Moscow on 15 July 2018. EPA/ZURAB KURTSIKIDZE

L’ATTESA

TRIESTE

Previsioni per il weekend: caldo afoso e code chilometriche sotto il sole per andare oltre confine. Nulla di nuovo per i triestini. In questo caso però saranno soprattutto i croati che, da Trieste, raggiungeranno domenica la propria città d’origine per guardare la partita più importante della loro storia: la finalissima dei Mondiali Croazia-Francia.

Il match in questione porterà senz’altro un flusso importante verso Zagabria, in primis, ma anche Pola e Cittanova che, nelle principali agorà, stanno già reperendo tutto il necessario per esultare in caso di vittoria.

Dopo i risultati da capogiro che la nazionale capitanata da Modric ha ottenuto battendo l’Inghilterra ci si prepara a condividere altre emozioni davanti lo schermo. Ma non solo. Perché si attende di capire quanti tifosi saliranno su un aereo, magari direttamente da Trieste, per andare direttamente a San Pietroburgo. Fervono intanto anche i preparativi nel capoluogo giuliano per la grande serata del 15 luglio. Rispunteranno fuori, tra i tavoli dei bar, e nei salotti casalinghi, sciarpe, bandane, magliette e forse bandiere porta fortuna con il solito motivo a scacchi rosso-bianco.

La comunità croata a Trieste si sta attrezzando per individuare un locale che possa ospitarla. Capofila della ricerca è il presidente Gian Carlo Damir Murkovic, che dall’altra sera è alle prese con l’entusiasmo dei suoi connazionali per un match che ha fatto risvegliare l’amore per il calcio, anche da parte di chi solitamente non lo segue, ma soprattutto un crescente interesse per la Croazia. «Siamo orgogliosi di questi risultati. Mio fratello, pur vivendo in una zona collinare, è sceso in piazza all’una per festeggiare. Essere arrivati in cima al mondo non lascia indifferente nemmeno quelli che non sono cultori del calcio e la vittoria rende molto più di un sacco di campagne marketing pianificate anni prima per far conoscere sempre più il nostro Paese. Aiuta anche a uscire dal luogo comune: morfologicamente noi siamo in Europa centrale, non nei Balcani, che invece incominciano dalla Bosnia».

A Trieste la comunità si radunerà in un bar in via Carducci. Altrove, come alla Stazione Rogers, si prepara una serata che prevede cinque minuti prima dell’inizio della partita la raccolta del pronostico. Chi invece ha deciso di partire è Stefano Calligaris, che raggiungerà la fidanzata croata a Zagabria. «Io continuo a tifare per loro, anche perché non posso tifare l’Italia. La popolazione croata ha una buona base sportiva: l’entrata in piscina è 10 kune appena, ovvero 1,30 euro, alla portata di tutti, con la possibilità di nuotare in pace nelle corsie, avere doccia calda, phon, armadietti, e già questo invoglia una popolazione a fare sport». Altra meta per due ragazze metà triestine e metà croate. Andranno a Portole Joanna Vranjac e Mikaela Brozolo. Lì incontreranno altri amici. «In paese organizzano un maxischermo in piazza e lo stesso giorno c’è la sagra di paese, quindi ci sarà anche musica e già una grande festa». —



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