Ibarbo fa il fenomeno e il Cagliari si esalta Catania al tappeto
TRIESTE. Il Cagliari raccoglie contro il Catania i 3 punti che si era prefissati, scavalla quota 40 e attende con più tranquillità l’esito della sfida di oggi fra Lecce e Napoli per sapere se deve preoccuparsi ancora o se può già sentirsi in salvo. Forse per l’importanza che aveva solo per loro la posta in palio, i sardi non hanno giocato bene quanto i siciliani di Montella. Ma sono stati estremanente concreti, sfruttando nel primo tempo l’unica occasione avuta, difendendola grazie anche a un paio di interventi prodigiosi di Avramov. E nel finale hanno sfruttato la velocità devastante di “Terminator” Ibarbo per chiuderla in gloria.
La squadra di Montella, per quanto ridotta ai minimi termini, non è stata male. Ben disposta in campo ha controllato a lungo la partita, ma è stata punita dall’evanescenza offensiva soprattutto di Bergessio, che si è mangiato 3 occasioni da gol colossali. Ne avesse sfruttata qualcuna, la storia della partita avrebbe potuto essere diversa. Da Trieste a Trieste: il Cagliari aveva smarrito la via della rete dalla partita contro l’Inter alla vigilia di Pasqua, l’ha ritrovata di nuovo in questo stadio, dopo 230 minuti di astinenza.
In avvio il Catania sembrava meglio messo in campo. Al 6’ azione avviata da Lodi, Marchese lanciato sulla fascia da Biagianti, delizioso cross in area e di testa Bergessio, tutto solo a pochi passi dalla porta, aveva angolato troppo, mandando fuori. Gli uomini di Ficcadenti, invece, erano troppo contratti. Ma come spesso capita, proprio quando sembrava che il Catania avesse preso il controllo della partita, è passato improvvisamente il Cagliari. Al 21’ corner da sinistra, azione insistita in area, alla fine al limite dell’area Thiago Ribeiro ha controllato, si è accentrato e di destro ha fulminato Terracciano. Appena 2’ e il Catania ha avuto l’occasione per impattare, ma ancora Bergessio, in piena area, ha “telefonato” una conclusione debole per le braccia di Avramov. Il gol subìto non ha comunque scomposto il Catania, che anzi ha spostato ancora più avanti il proprio baricentro. Ma al 44’ il Cagliari ha sfiorato il raddoppio: su corner procurato e battuto da Cossu, Astori incornava bene, trovando la respinta di un difensore catanese sulla linea.
Avvio di ripresa sulla falsariga del primo tempo. E di nuovo il Cagliari avrebbe potuto segnare al 6’: scambio Pisano-Conti sulla destra, il tiro del capitano, deviato, ha colpito la base del palo ed è finita in corner. Il Cagliari ha preso coraggio, Nainggolan ha iniziato a recuperare palloni a centrocampo, Cossu si è scrollato l’apatia di dosso. Non è servito a Montella ridisegnare l’attacco con l’ex Suazo e Lanzafame, è bastato invece a Ficcadenti l’innesto della freccia Ibarbo per chiudere l’incontro al 34’: discesa imperiosa sulla sinistra, assist per Pinilla che ha dovuto solo appoggiare la palla in rete. E il sigillo l’ha messo in proprio il colombiano al 49’, ancora devastante stavolta sulla destra: si è bevuto Bellusci in velocità e sull’uscita di Terracciano ha servito al centro Larrivey che però si è fatto respingere il tiro, sul rimpallo Ibarbo al volo ha gonfiato la rete.
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