Il baby Zottino: «Trieste per me è una grande opportunità»

TRIESTE. Parecchi addetti ai lavori, lo scorso anno, lo hanno definito il gioiellino della Primavera dell’Entella, tanto da essere seguito da parecchie squadre di categoria superiore ed essere...
Lasorte Trieste 25/07/15 - Prosecco, Allenamento Triestina, Piscopo
Lasorte Trieste 25/07/15 - Prosecco, Allenamento Triestina, Piscopo

TRIESTE. Parecchi addetti ai lavori, lo scorso anno, lo hanno definito il gioiellino della Primavera dell’Entella, tanto da essere seguito da parecchie squadre di categoria superiore ed essere convocato in tutte le nazionali giovanili di categoria.

Ma Francesco Zottino, esterno offensivo classe 1996, alla fine ha scelto l’Unione Triestina 2012.

«Mi hanno voluto davvero tanto e io ho accettato l’offerta - dice Zottino - visto il grande interesse manifestato dal diesse Pinzin. Sono disposto a dare tutto per fare bene, non solo per me stesso, ma anche per la squadra. Per me è una bella opportunità per crescere, ma spero di far crescere anche la Triestina, dando un buon contributo».

Potrà sembrare strano che un giovane seguito da squadre di categorie più prestigiose, alla fine decida di giocare in serie D.

Ma Zottino non lo considera un ridimensionamento, anzi seppur giovane sembra uno con la testa sulle spalle: «Secondo me, visti i tempi che sta passando il calcio, adesso è più importante fare una serie D con una squadra e una piazza che punta in alto come la Triestina, che fare una categoria più alta e magari trovare meno spazio. In Italia più sale il livello e più si preferisce far giocare gente più esperta, anche se qui naturalmente bisognerà lottare duro per ritagliarsi spazio e conquistarsi un posto. Certo, a gennaio mi ero un po’ illuso perché si stava profilando la Lega Pro, poi non se n’è fatto niente, il calcio è complicato di questi tempi».

Zottino sembra un giocatore offensivo eclettico, capace di fare più cose sul fronte offensivo.

Almeno lui si descrive così: «Essenzialmente sono un esterno destro di un 4-3-3 o un 4-2-3-1, ma posso svariare su tutto il fronte offensivo: posso giocare anche a sinistra oppure fare il trequartista dietro la punta».

Il diciannovenne racconta la sua recente carriera nell’Entella e l’entrata nel giro azzurro: «Si, si può dire che con l’Entella ho fatto molto bene, sia due anni fa con la Berretti che l’anno scorso con la Primavera. Hanno iniziato a seguirmi molte squadre, ma nella seconda parte della stagione mi portavano spesso in prima squadra anche se solo in panchina perché erano partite decisive per la salvezza e naturalmente si puntava sugli esperti, così ho un po’ sacrificato la Primavera. Comunque sono stato convocato varie volte nelle nazionali under 18, under 19 e under 20 di categoria, fra stage e partite ho fatto belle esperienze, come quella in Kenya, dove ho realizzato anche una tripletta». (a.r.)

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