Il bomber Steiner regala la Coppa Italia al suo Costalunga

CORMONS. Forse qualcuno iniziava a non crederci più. Lui no, lui aveva ben chiaro che così non poteva finire. E a un certo punto ha preso in mano la situazione, e ha deciso la finale di Coppa Italia di Promozione. "Lui" è Andrea Steiner, classe 1980, capitano, condottiero, uomo-faro di un Costalunga che torna da Cormons con un'impresa impressa nella mente e una coppa tra le braccia. E' stata una doppietta del suo trascinatore infatti a ribaltare una situazione che pareva compromessa contro un Casarsa ben disposto in campo, ordinato e soprattutto padrone del gioco per buona parte dell'incontro.
A metà ripresa, in pochi credevano che i gialloneri avrebbero potuto portarsi a casa la finale: poco incisivi in attacco, in balia del giro palla gialloverde, si affidavano soprattutto alle ripartenze del loro centroboa. Anche perché il Casarsa si può dire fosse meritatamente in vantaggio 1-0 per quanto mostrato nel primo tempo, giocato meglio e culminato con il gol al 47' di Vutcariov.
Prima del gol, più Casarsa che Costalunga, con un'occasionissima per i pordenonesi già alla prima azione del match dopo 15 secondi: palla in area per Vutcariov che controlla e di destro a giro rasoterra mira al palo più lontano, sfiorandolo anche grazie a una provvidenziale deviazione di un piede giallonero. Al 25' ci prova Stolfo di sinistro dal limite: palla alta di poco. L'unico acuto del primo tempo da parte di un Costalunga guardingo e poco propositivo arriva al 33' su una punizione di Marjanovic respinta corta da Benedetti, ma sul tap-in ravvicinato Zanette non riesce a coordinarsi. E così la pressione gialloverde aumenta nel finale di tempo, e la ciliegina sulla torta è l'1-0 con cui si va al riposo.
Dagli spogliatoi esce un Costalunga più attento, ma altrettanto lento a far ripartire la manovra. La svolta arriva al 9', quando mister Corona toglie uno spento Tropea inserendo un'altra punta: e Lorenzo Zugna fa subito saltare il banco con un lancio in profondità tra il visionario e il geniale al 25', cogliendo Steiner sul filo del fuorigioco a tu per tu con Benedetti per la spaccata vincente in scivolata con cui viene posta la pietra miliare dell'1-1. E' l'episodio che cambia l'inerzia del match, anche perché un minuto prima era uscito sull'altra sponda l'uomo più pericoloso, Vutcariov, piuttosto affaticato.
Il Casarsa inizia ad aver il braccino e il Costalunga, al contrario, trova forze rimaste sin lì inespresse. E al 35' piazza il colpo del ko: cross da destra di Ravalico, e Steiner si inventa qualcosa di inimmaginabile. Al limite dell'area, spalle alla porta, intuisce come Benedetti faccia quel passo in avanti che gli risulterà fatale, e di testa gira all'indietro una capocciata che si trasforma in un beffardo pallonetto, che lemme lemme rotola in rete. E' il colpo che fa saltare il banco.
E' apoteosi-Costalunga, con il Casarsa che si consegna tra le braccia della disperazione: l'assalto finale non porta a nulla, perché il muro eretto da mister Corona regge. E al triplice fischio può partire la festa, con un capopopolo su tutti: l'hombre del partido Andrea Steiner.
Matteo Femia
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